Fratelli d’Italia si mobilita: dalla manifestazione di mercoledì davanti a Montecitorio al gazebo di raccolta firme davanti al Mercato Coperto di Novara.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa.
Fratelli d’Italia dice no all’obbligo di fatturazione elettronica che serve al Governo soltanto per reperire i soldi per attuare le misure che non producono lavoro e crescita il reddito di cittadinanza.
Dopo la manifestazione di Roma davanti a Montecitorio Fratelli d’Italia grida dunque il suo no anche a Novara allestendo un gazebo di raccolta firme davanti al Mercato Coperto.
Un secco “NO” ad un adempimento che rischia di far chiudere molte piccole attività, ragion per cui la richiesta di FdI rimane quella di un avvio graduale dell’obbligo di fatturazione elettronica, che tuttavia il Governo ha prontamente escluso perché dalla misura sono iscritti in Bilancio 2 miliardi di euro di lotta all’evasione.
“Continuiamo a ritenere l'introduzione dal primo gennaio dell'obbligo della fatturazione elettronica un'ulteriore vessazione per le imprese - afferma il Senatore Gaetano Nastri - Per questo Fratelli d'Italia ha sostenuto l'iniziativa dell'Associazione Nazionale Commercialisti, che ha presentato al Tribunale Civile di Roma un ricorso contro l'Agenzia delle Entrate, chiedendo, in via d'urgenza, il differimento dell'entrata in vigore della normativa sulla fatturazione elettronica. Siamo di fronte a un tradimento delle categorie produttive italiane , delle piccole media imprese. Per questo siamo scesi in piazza e per questa ragione abbiamo presentato una serie di emendamenti alla manovra, affinchè l'avvio della fatturazione elettronica avvenga con meccanismi premiali e con gradualità".
Per il Consigliere Regionale Giuseppe Policaro: “C’è gente che ogni giorno fa sempre più fatica ad aprire la saracinesca del negozio e lo Stato ogni giorno fa una cosa nuova per rendere la vita difficile alle imprese. I dati ci dicono che meno dell’1% degli italiani è in grado di emettere fattura elettronica e il Governo non si rende conto che dal 1° gennaio 2019 molte imprese rischiano di essere fuori legge. Le richieste dei professionisti e dei rappresentanti delle imprese è quella di abolire l’obbligo di fatturazione elettronica o, alternativa più praticabile, di rendere l’avvio più soft.
L’avvio dell’obbligo di fatturazione elettronica ha sollevato infatti le polemiche di molte imprese ed è per questo che Fratelli d’Italia si è schierata al fianco delle partite IVA, un popolo che “chiede soltanto di lavorare.”
“Ci si nasconde dietro la lotta all’evasione fiscale ma, come ha affermato Giorgia Meloni alla manifestazione davanti a Montecitorio, l’avvio dell’obbligo di fatturazione elettronica è solo un altro modo di fare cassa sulla pelle di chi produce e con questi temi si vuole solo cercare di trovare nuove risorse.
Fratelli d’Italia aveva richiesto di prorogare l’avvio dell’obbligo di fatturazione elettronica e di renderla obbligatoria dal 1° gennaio 2019 soltanto per le operazioni di importo superiore a 10.000 euro” - spiegano gli Amministratori locali e i militanti dal gazebo allestito nei pressi del Mercato Coperto di Viale Dante - “Si rischia di far chiudere molte piccole attività, ragion per cui la richiesta di FdI rimane quella di un avvio graduale dell’obbligo di fatturazione elettronica”.
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