Capricorno, la Terra del compimento
Novara 18 Dicembre 2020
Il giorno 21 dicembre, alle ore 11.02 il Sole entrerà nel Segno del Capricorno.
E’ il Solstizio d’Inverno, con le sue giornate gelide, e il freddo tagliente, il giorno con la minima quantità di ore di luce, eppure proprio quello che annuncia la risalita del Sole verso la gloria dei giorni di luce piena: “il giorno natale del Sole invincibile” come veniva chiamato anticamente.
E’ questo mix di gelo e di luce che apre il tema del Capricorno: la capacità di puntare all’essenziale, (i rami scheletriti, privi di foglie o gli alberi innevati) e la sicurezza luminosa di portare a compimento, la resistenza/tenacia che ci dà la certezza di conquistare per il futuro.
A livello psicologico ci parla di piena maturità, di distacco e disciplina, di rigore, pur di raggiungere e concludere.
E’ il terzo Segno dello Zodiaco legato all’Elemento Terra e lo possiamo immaginare come una montagna maestosa, alta, innevata e impervia che chiama allo sforzo della salita e della conquista della cima. Uno scenario di bellezza incontaminata, ora terribile, ora incantata, che sfida l’uomo a dare il meglio di sé e del suo spirito d’avventura nell’intento di conquistarla. E il premio, lassù sulla vetta ambita, sarà anche quello di vedere le cose dall’alto, con saggezza e distacco appunto, pur riconoscendo il merito della conquista, sapendo che altre vette ci attendono, che la Vita va scoperta e ricondotta al suo senso più sublime e profondo.
Nel mese del Capricorno dovremmo sempre domandarci se siamo soddisfatti delle mete raggiunte, se possiamo desiderare di più, cosa poter raggiungere ora, grazie a una volontà dinamica e concentrata che questo Segno offre come possibilità; e poi che tipo di conquista: legata alla realtà o anche alla coscienza, a seconda dell’età, dei bisogni o della maturità..
Non a caso in questo mese e sotto questo Segno si celebra il Natale, la nascita di quella Luce che è il Cristo, in una grotta, in una situazione di apparente semplicità/essenzialità. Nelle profondità della coscienza umana (nel buio della notte lunga del solstizio) nasce la luce splendente di un appello all’Amore.
Vette di auto-realizzazione, vette di conquiste interiori: la tensione a una vita di compimento e pienezza è il dono del Capricorno.
COPYRIGHT Luigi Benedetto Mattei Astrologo
Il giorno 21 dicembre, alle ore 11.02 il Sole entrerà nel Segno del Capricorno.
E’ il Solstizio d’Inverno, con le sue giornate gelide, e il freddo tagliente, il giorno con la minima quantità di ore di luce, eppure proprio quello che annuncia la risalita del Sole verso la gloria dei giorni di luce piena: “il giorno natale del Sole invincibile” come veniva chiamato anticamente.
E’ questo mix di gelo e di luce che apre il tema del Capricorno: la capacità di puntare all’essenziale, (i rami scheletriti, privi di foglie o gli alberi innevati) e la sicurezza luminosa di portare a compimento, la resistenza/tenacia che ci dà la certezza di conquistare per il futuro.
A livello psicologico ci parla di piena maturità, di distacco e disciplina, di rigore, pur di raggiungere e concludere.
E’ il terzo Segno dello Zodiaco legato all’Elemento Terra e lo possiamo immaginare come una montagna maestosa, alta, innevata e impervia che chiama allo sforzo della salita e della conquista della cima. Uno scenario di bellezza incontaminata, ora terribile, ora incantata, che sfida l’uomo a dare il meglio di sé e del suo spirito d’avventura nell’intento di conquistarla. E il premio, lassù sulla vetta ambita, sarà anche quello di vedere le cose dall’alto, con saggezza e distacco appunto, pur riconoscendo il merito della conquista, sapendo che altre vette ci attendono, che la Vita va scoperta e ricondotta al suo senso più sublime e profondo.
Nel mese del Capricorno dovremmo sempre domandarci se siamo soddisfatti delle mete raggiunte, se possiamo desiderare di più, cosa poter raggiungere ora, grazie a una volontà dinamica e concentrata che questo Segno offre come possibilità; e poi che tipo di conquista: legata alla realtà o anche alla coscienza, a seconda dell’età, dei bisogni o della maturità..
Non a caso in questo mese e sotto questo Segno si celebra il Natale, la nascita di quella Luce che è il Cristo, in una grotta, in una situazione di apparente semplicità/essenzialità. Nelle profondità della coscienza umana (nel buio della notte lunga del solstizio) nasce la luce splendente di un appello all’Amore.
Vette di auto-realizzazione, vette di conquiste interiori: la tensione a una vita di compimento e pienezza è il dono del Capricorno.
COPYRIGHT Luigi Benedetto Mattei Astrologo