Oggi l’ultimo giorno per pagare..
Novara 20 maggio 2019
Nel mese di aprile varie rinomate aziende alimentari italiane come Ferrero, Lavazza, Vergnano e Balocco, ma anche quelle di mezza Europa, avevano ricevuto delle lettere minatorie con la richiesta di 300,000 euro in bitcoin con la minaccia, se il pagamento non fosse avvenuto , di avvelenare la produzione alimentare.
Le lettere , partite dal Belgio, contenevano anche oleandrina, una sostanza , estratta dalla pianta dell'oleandro che può provocare reazioni diverse, dal semplice mal di pancia a problemi cardiaci e che, a detta dei terroristi, sarebbe stata iniettata in prodotti come biscotti, gelati e surgelati, merendine, barattoli di caffè e tavolette di cioccolata.
Era naturalmente scattato subito un coordinamento internazionale tra magistrati e forze di polizia per arrivare a identificare i mittenti che gli investigatori escludono essere italiani e che si firmano “Quick & Flupke associati". Coinvolte la polizia scientifica con il compito di analizzare la polvere nelle buste e la polizia postale per investigare sul conto corrente per il versamento dei bitcoin.
Nessuna Azienda ha pagato, ma dato che la scadenza dell’ultimatum è oggi, sono state aumentate misure di sorveglianza e controllo.
Secondo la Polizia sembra comunque difficile che la minaccia si possa realmente concretizzare.
Copyright DP
Nel mese di aprile varie rinomate aziende alimentari italiane come Ferrero, Lavazza, Vergnano e Balocco, ma anche quelle di mezza Europa, avevano ricevuto delle lettere minatorie con la richiesta di 300,000 euro in bitcoin con la minaccia, se il pagamento non fosse avvenuto , di avvelenare la produzione alimentare.
Le lettere , partite dal Belgio, contenevano anche oleandrina, una sostanza , estratta dalla pianta dell'oleandro che può provocare reazioni diverse, dal semplice mal di pancia a problemi cardiaci e che, a detta dei terroristi, sarebbe stata iniettata in prodotti come biscotti, gelati e surgelati, merendine, barattoli di caffè e tavolette di cioccolata.
Era naturalmente scattato subito un coordinamento internazionale tra magistrati e forze di polizia per arrivare a identificare i mittenti che gli investigatori escludono essere italiani e che si firmano “Quick & Flupke associati". Coinvolte la polizia scientifica con il compito di analizzare la polvere nelle buste e la polizia postale per investigare sul conto corrente per il versamento dei bitcoin.
Nessuna Azienda ha pagato, ma dato che la scadenza dell’ultimatum è oggi, sono state aumentate misure di sorveglianza e controllo.
Secondo la Polizia sembra comunque difficile che la minaccia si possa realmente concretizzare.
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