Arrestata preside.
Novara, 19 aprile 2019
Il Procuratore aggiunto di Imperia dott.ssa Grazia Pradella, il mese scorso ha dato il via ad un’indagine dei Carabinieri, a seguito di una segnalazione arrivata dall’interno dell’ Istituto Scolastico IPSIA MARCONI, nei confronti della Preside Annarita Zappulla altresì Dirigente dell'Istituzione di istruzione superiore "Colombo", di Sanremo, che usava impropriamente l’auto scolastica, una Toyota Corolla, sia per spostarsi in provincia di Imperia che all’estero.
La donna, 62 anni originaria di Marsala (TP), fermata alla frontiera di Ventimiglia per accertamenti, non avendo saputo motivare l’uso a fini personali dell’auto di servizio, è stata condotta nel carcere genovese di Pontedecimo.
Al momento dell’arresto la Zappulla non è stata nemmeno in grado di spiegare il motivo per cui si trovava alla frontiera di Ventimiglia con a bordo i suoi familiari, di conseguenza i Carabinieri hanno ritenuto che la donna poteva essere imputata di peculato in quanto poteva avere la disponibilità del mezzo, ma solo per usi connessi al suo ruolo e non per scopi privati, come invece è apparso subito chiaro. Da qui l’arresto.
La giustificazione della Preside è stata piuttosto ingenua: “Io sono un dirigente, posso autogestirmi".
Copyright DP
Il Procuratore aggiunto di Imperia dott.ssa Grazia Pradella, il mese scorso ha dato il via ad un’indagine dei Carabinieri, a seguito di una segnalazione arrivata dall’interno dell’ Istituto Scolastico IPSIA MARCONI, nei confronti della Preside Annarita Zappulla altresì Dirigente dell'Istituzione di istruzione superiore "Colombo", di Sanremo, che usava impropriamente l’auto scolastica, una Toyota Corolla, sia per spostarsi in provincia di Imperia che all’estero.
La donna, 62 anni originaria di Marsala (TP), fermata alla frontiera di Ventimiglia per accertamenti, non avendo saputo motivare l’uso a fini personali dell’auto di servizio, è stata condotta nel carcere genovese di Pontedecimo.
Al momento dell’arresto la Zappulla non è stata nemmeno in grado di spiegare il motivo per cui si trovava alla frontiera di Ventimiglia con a bordo i suoi familiari, di conseguenza i Carabinieri hanno ritenuto che la donna poteva essere imputata di peculato in quanto poteva avere la disponibilità del mezzo, ma solo per usi connessi al suo ruolo e non per scopi privati, come invece è apparso subito chiaro. Da qui l’arresto.
La giustificazione della Preside è stata piuttosto ingenua: “Io sono un dirigente, posso autogestirmi".
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