Sequestrati beni a Novara ad un affiliato della cosca dei Giampà di Lamezia Terme
Novara 25 luglio 2019
La GDF di Lamezia Terme si è spinta fino a Novara per confiscare a Giorgio Galiano , 65 anni, già condannato in via definitiva per la sua appartenenza alla cosca dei Giampà, un fabbricato da 620 metri quadrati sito a Novara in via Biandrate dove aveva sede la società Aligal, operante nella vendita di prodotti lattiero-caseari, formalmente intestata al figlio, e anche quote societarie di un’impresa allo stesso indirizzo e 10mila euro custodite in una cassetta di sicurezza della filiale novarese di UBI Banca.
Galiano ha abitato a Novara per una decina d’anni, a partire dal 1997 quando fu vittima di un tentato omicidio interno alla cosca Trocasio di Lamezia Terme, in cui militava all’epoca.
A Novara aveva avviato numerose attività commerciali, ma tutta la sua “carriera lavorativa”, secondo i magistrati dell’Antimafia, «è stata segnata dalla propensione a delinquere e dall’avere rapporti con soggetti criminali, anche in altre regioni».
Nei suoi confronti è stata applicata la misura della sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno per 5 anni nel comune di residenza.
Copyright DP
La GDF di Lamezia Terme si è spinta fino a Novara per confiscare a Giorgio Galiano , 65 anni, già condannato in via definitiva per la sua appartenenza alla cosca dei Giampà, un fabbricato da 620 metri quadrati sito a Novara in via Biandrate dove aveva sede la società Aligal, operante nella vendita di prodotti lattiero-caseari, formalmente intestata al figlio, e anche quote societarie di un’impresa allo stesso indirizzo e 10mila euro custodite in una cassetta di sicurezza della filiale novarese di UBI Banca.
Galiano ha abitato a Novara per una decina d’anni, a partire dal 1997 quando fu vittima di un tentato omicidio interno alla cosca Trocasio di Lamezia Terme, in cui militava all’epoca.
A Novara aveva avviato numerose attività commerciali, ma tutta la sua “carriera lavorativa”, secondo i magistrati dell’Antimafia, «è stata segnata dalla propensione a delinquere e dall’avere rapporti con soggetti criminali, anche in altre regioni».
Nei suoi confronti è stata applicata la misura della sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno per 5 anni nel comune di residenza.
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