92° edizione della Fiera del Tartufo Bianco d'Alba
Dall'8 ottobre al 4 dicembre, la 92esima Fiera del Tartufo Bianco d'Alba, prenderà il via:nove settimane in cui la Fiera sarà visitabile tutti i weekend con apertura straordinaria lunedì 31 ottobre e martedì 1 novembre.
Gli eventi legati al Tartufo però inizieranno già a settembre con l'ormai tradizionale "Tuber Primae Noctis", anche detto "Capodanno del Tartufo". L'occasione per brindare alla prima notte dell'anno in cui si dà l'avvio alla cerca per i "trifulau". Nella notte tra il 20 e il 21 settembre allo scoccare della mezzanotte, il Castello di Grinzane Cavour sarà teatro di un evento di rilevanza mondiale in cui verrà raccontata al mondo interno l'apertura della cerca. Il calendario regionale infatti prevede la raccolta dal 21 settembre al 31 gennaio.
Come da tradizione poi, ad anticipare la Fiera, sabato 1 e domenica 2 ottobre la Città di Alba si vestirà degli smalti dei Borghi cittadini, riproponendo l'appuntamento con "Il Weekend del Folclore" con il Palio degli asini e le attività proposte dalla Giostra delle Cento Torri. Nel weekend del 15 e 16 ottobre poi torna nelle piazze del centro storico cittadino il "Baccanale dei Borghi" con la cucina degli storici rioni albesi e per rivivere le atmosfere medioevali che caratterizzano il centro storico cittadino.
.La presidente dell'Ente Fiera Liliana Allena ha dichiarato:
"La 91esima edizione ha voluto mandare un messaggio, quest'anno abbiamo voluto continuare questo percorso con "Time is up". Questo è l'inizio del cambiamento climatico. Ognuno di noi deve iniziare ad agire in maniera consapevole, con etica e responsabilità sociale. La piccola goccia che ognuno di noi può portare fa la differenza e la farà nel futuro. E anche noi vogliamo dare il nostro contributo. Il tartufo non è coltivabile, se c'è è perché ci sono le condizioni in natura, con la fiera vogliamo stimolare una svolta culturale che necessariamente deve coinvolgere sempre di più le nuove generazioni".
Spiega così l'Assessore al Turismo e agli Eventi della Città di Alba Emanuele Bolla
"Lo Fiera di quest'anno sarà una splendida occasione di ripartenza, passando attraverso la valorizzazione del prodotto per giungere a porre una particolare attenzione ai temi della consapevolezza dell'origine sia naturale che culturale del Tartufo Bianco d'Alba. Il Tuber magnatum Pico è un'eccellenza non solo in termini scientifici e organolettici, ma anche culturali, come la cerca e la covatura, oggetto del riconoscimento tributato lo scorso anno, e la sua valorizzazione in ambito gastronomico".
Dopo di lui anche Antonio Degiacomi presidente del Centro nazionale Studi Tartufo, ha sottolineato come la presenza o meno del tartufo bianco d'alba in natura sia un termometro della salute del nostro pianeta "Il tartufo bianco d'alba è un fungo esigente e poco adattabile. Sta in posti freschi, circoscritti, ombreggiati e senza ristagni. Da qui si capisce che le questioni climatiche sono fondamentali per il futuro. Tutelare il pianeta è anche il modo migliore per evitare la scomparsa del tartufo".
Successivamente il direttore dell'Ente Fiera Stefano Mosca ha sottolineato come le settimane della Fiera del Tartufo Bianco d'Alba hanno un grande impatto a livello turistico su tutto il territorio delle Langhe Monferrato e Roero."Nel 2021 abbiamo registrato 1.028.036 pernottamenti e 469.808 arrivi, una percentuale di crescita del +83% e +88% sul 2020. Le principali regioni di provenienza italiana sono state la Lombardia e il Piemonte, rispettivamente il +7% e il +25% di presenze rispetto al 2019. Tra le provenienze straniere invece emergono la Svizzera e la Germania"
E infine le parole di Fabio Carosso il Vicepresidente di Regione Piemonte con delega al Tartufo:
"La Fiera internazionale del Tartufo Bianco d'Alba promette di mettere il punto esclamativo sulla programmazione dei grandi eventi regionali che si estendono sul panorama mondiale della gastronomia di eccellenza. Il binomio Piemonte e Tartufo d'Alba è diventato nel tempo una felice metafora per indicare le nostre terre come luogo di accoglienza e degustazione, estrazione e trasformazione di un gioiello della natura sempre più apprezzato e amato, e diventato oggi perfino una icona di saggezza che ci spinge a correggere alcune distorsioni delle nostre abitudini nel nome della salvaguardia dell'ambiente".
DP