Nonostante il grave momento di emergenza nazionale non possiamo dimenticare le nostre gloriose origini e soprattutto che oggi, 17 marzo 2020, ricorre il 159° anniversario della proclamazione dell'Unità d'Italia.
E’ in tragici momenti come quello che siamo costretti a vivere per far fronte alla terribile epidemia del corona virus e alla crisi economica imperversante già da tempo che dobbiamo sentirci onorati di essere nati in Italia e di essere italiani e questo deve essere per noi di stimolo per reagire ed agire tutti uniti senza se e senza ma e a rispettare le regole che ci vengono imposte.
Solo compiendo ognuno di noi il proprio dovere potremo essere certi di avercela messa tutta per vincere tutti insieme questa ulteriore e difficile prova a cui siamo sottoposti.
Nell’affrontare questa sfida, non possiamo dimenticare le nostre gloriose origini e soprattutto che oggi, 17 marzo 2020, ricorre il 159° anniversario della proclamazione dell’Unità d’Italia.
Molti furono gli artefici di questa grande impresa: il Re Vittorio Emanuele II, Giuseppe Mazzini, Giuseppe Garibaldi e Camillo Benso Conte di Cavour.
Proprio quest’ultimo, nato a Torino il 10 agosto 1810, fu un illustre diplomatico, statista e Padre della Patria e ricoprì anche il ruolo di Presidente della Provincia di Novara dal 3 settembre 1860 sino al giorno della morte, avvenuta il 6 giugno 1861. Gli successe dal 2 settembre 1861 Carlo Luigi Farini.
Camillo Benso Conte di Cavour, Presidente della Provincia di Novara dal 3 settembre 1860.
Che la nostra Città abbia avuto un ruolo importante e propedeutico all’unificazione nazionale è fuori di ogni dubbio: proprio la vittoria degli Austriaci, avvenuta durante la Battaglia di Novara del 23 marzo 1849, fece nascere quel fervore che portò dodici anni più tardi a raggiungere il grande sogno.
Lo scontro avvenne alla Bicocca ma sono ancora visibili tre palle di cannone nelle facciate del Palazzo Borsa e in quella di un’altro edifico di Corso Italia che si conficcarono durante i combattimenti avvenuti a ridosso del centro.
Proprio questo storico evento avvenne nella sala del “Caminetto” di Palazzo Bellini, l’attuale Sede Storica della Banca Popolare di Novara che sulla facciata riporta quattro epigrafi di marmo bianco a ricordo dell’accaduto.
Lo stesso avvenimento è raccontato anche in Piazza Martiri su uno dei due bassorilievi in bronzo del monumento equestre eretto in memoria di Vittorio Emanuele II di Savoia primo Re d’Italia.
Dopo aver fatto questa premessa che ci ha permesso di ricordare brevemente alcuni eventi storici accaduti nel nostro territorio, invito i lettori non dimenticare questa importante ricorrenza che sicuramente ci permetterà di ripercorrere la nostra storia e di rinfrancare ancora di più il senso di appartenenza e l’attaccamento alla nostra terra.
Anche se dovrebbe essere spontaneo e innato, dobbiamo imparare ad amare e difendere la nostra Nazione ogni giorno sempre di più e non diventare Patrioti solo quando gioca la nazionale di calcio cantando l’inno di Mameli per poi tornare subito dopo ad essere disfattisti.
Questo anniversario è anche l’occasione per rendere omaggio ai tantissimi fratelli d’Italia che si sono sacrificati per fondare e costruire il nostro Paese, spinti e motivati dagli ideali in cui fortemente credevano.
A noi italiani spetta l’importante compito di tenere sempre vivo il ricordo di coloro che hanno fatto diventare grande la nostra amata Patria in modo da non dimenticare mai le nostre gloriose origini.
Sono convinto che si risveglierà nel cuore di tutti gli italiani il comune sentimento d’Amore per la nostra Nazione che è scritto nel nostro DNA e che troppo spesso rimane assopito e soffocato da blocchi ideologici.
Un augurio a noi tutti per tornare al più presto a rialzare la testa e a essere più forti di prima.
Viva l’Italia, sempre!!!
Copyright testo e immagini Antonio Poggi Steffanina