Oggi la fanno da padroni in Viale Giulio Cesare a Novara
E’ innegabile, per chiunque viva in una città, notare che c’è ultimamente un aumento dei casi di microcriminalità, intesa come insieme di atti violenti compiuti da minori organizzati in gruppi (quelli che una volta si chiamavano teppisti) . Il motivo è presto detto: l’intenzione di “sentirsi grandi”, la voglia di andare contro le regole sociali, il piacere di farsi beffe di chi è inerme, (anziani, disabili, donne…) il desiderio di anticonformismo, il bisogno di violenza impunita..
Tale fenomeno nasce da un contesto familiare problematico (ma non necessariamente povero), un’educazione carente, povera di regole da rispettare, o addirittura in una totale assenza di orientamento socio-educativo .Questi giovani di solito hanno tra i 7 e i 14 anni e rubano, spacciano, rapinano, aggrediscono , commettono reati e lo fanno sempre in gruppo, perché l’unione fa la forza. Presi uno ad uno sono in realtà normalissimi ragazzi.
Una prova di questo fenomeno si può vedere, dalle ultime settimane ,in viale Giulio Cesare a Novara, dove alcuni gruppi la sera si raccolgono davanti al supermercato Carrefour e infastidiscono i clienti, rubano all’interno del negozio, insultano e aggrediscono le guardie fino ad arrivare a rompere le vetrine.
Le forze dell’ordine sono perfettamente al corrente della situazione e infatti spesso passano le ronde , ma non possono fare niente di più che ammonirli…essendo tutti minorenni (ed è proprio su questo che i ragazzini contano) non sono imputabili.
Una situazione che ha dell’assurdo se si pensa che persone adulte sono praticamente in balìa di bambini, ma la legge è legge e quindi non resta che aspettare che crescano e che possano essere denunciati.
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