La donna bruciata nella sua auto adesso sta bene.

Non avrebbe mai immaginato, Simona Rocca -vercellese di 42 anni- che Mario D’Uonno, guardia giurata al Mediaworld di Castelletto avrebbe dato fuoco alla sua macchina con lei ancora dentro. E invece è proprio successo così nel mese di febbraio di quest’anno.
La donna, che lavorava all’OVS ,aveva già denunciato il 50enne per stalking , e il gip di Vercelli, su richiesta della procura, aveva emanato un “divieto di avvicinamento”, ma l’atto non era mai stato notificato perché l’uomo da qualche tempo non aveva più fissa dimora e viveva in auto. Non solo, il D’Uonno era anche stato allontanato dal posto di lavoro per un litigio con un suo collega degenerato poi in rissa.
Forse è stato, per la rabbia che covava dentro di sé o forse per vendicarsi delle denunce della donna, che l’uomo , nel parcheggio dell’OVS , ha tamponato l’auto di Simona , poi l’ha cosparsa di benzina e ha dato fuoco al tutto, prima che la poveretta avesse il tempo di realizzare cosa stava accadendo e scendere dall’auto. Aveva quindi riportato serie ustioni al viso e alla schiena e, trasportata al CTO di Torino era stata sottoposta a numerosi interventi chirurgici.
Qualche ora dopo il fatto Mario D’Uonno, su consiglio di un avvocato, si è costituito alla Questura di Novara ed è stato accusato di aver provato ad uccidere Simona Rocco.
Oggi, finalmente la donna è stata dimessa e ha potuto ritornare a casa, anche se quanto le è accaduto difficilmente potrà essere dimenticato.
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