Sembra solo un brutto film, e invece è la verità: la denuncia della mamma di un giovane che aveva visto i contenuti raccapriccianti sullo smartphone del figlio, ha dato corso ad una perquisizione avvenuta a carico di due minorenni piemontesi un ragazzo e una ragazza entrambi 17enni, e ha permesso di scoprire l’esistenza di alcuni siti criptati dove si poteva arrivare ad assistere alla morte dei bambini, in Paesi del Sud- Est asiatico, intervenire in diretta e proporre quali e quante torture infliggere.
Nella chat i partecipanti (per ora individuati in 25 minorenni membri del gruppo whatsapp “The Shoah party”, la chat nella quale si inneggiava al nazismo e all’Isis,) raccontavano quello che avevano visto nelle “stanze” in cui, in diretta streaming, si svolgevano le violenze, le torture e perfino la morte di bambini da parte di adulti e venivano scambiati video e foto terribili.
I pagamenti per vedere queste atrocità avvenivano in criptovalute.
Tutti gli i ragazzi sono stati indagati per istigazione a delinquere e pedopornografia.
Dovremmo domandarci il motivo per cui degli adolescenti hanno queste perversioni, che sono il realtà il frutto di problemi comportamentali detti anche disturbi della condotta .
Si tratta di uno schema ricorrente o persistente di comportamento che viola i diritti degli altri o le principali norme o le regole sociali per i coetanei o bambini più piccoli .
Non dimentichiamoci soprattutto che i social (meglio se nascosti ) influiscono negativamente sulla percezione di sé e degli altri, soprattutto su soggetti deboli e con disturbo della condotta che dietro ad uno schermo e all’anonimato possono esprimere tutta la cattiveria che non oserebbero mai mettere in atto concretamente.
Gli adolescenti con disturbo della condotta infatti mancano di sensibilità verso i sentimenti e il benessere degli altri. Essi possono agire aggressivamente, comportandosi da bulli, minacciando, , commettendo atti di maltrattamento fisico, forzando qualcuno all'attività sessuale, oppure – come in questo caso – istigando alla violenza, il tutto con poco o nessun sentimento di rimorso.
Gli ammonimenti da parte dei genitori sono inefficaci e devono essere evitati, mentre la psicoterapia individuale per la modificazione comportamentale, può essere d'aiuto.
Spesso però i ragazzini gravemente disturbati devono essere collocati in appositi centri residenziali dove il loro comportamento può essere gestito in modo appropriato, così da separarli dall'ambiente che può contribuire al loro comportamento aberrante.
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