Novara è tra le prime città italiane dove Open Fiber intende realizzare la sua infrastruttura di rete in fibra ultraveloce.
<<L’accordo con Open Fiber consentirà a Novara di dare un’accelerazione finale per il raggiungimento dell’obiettivo di massima disponibilità di banda ultra larga all’interno del proprio territorio. Un valore aggiunto non soltanto per le famiglie novaresi, ma anche per imprese, professionisti ed Enti pubblici. La nostra Amministrazione ha lavorato in tempi stretti per riuscire a concretizzare al più presto quest’operazione, alla quale seguiranno altre azioni e altri interventi finalizzati a creare le condizioni per attrarre investimenti e lavoro e per rendere la nostra città sempre più innovativa e tecnologicamente avanzata>>.
E’ il commento del sindaco Alessandro Canelli a proposito della sigla dell’accordo raggiunto tra l’Ente e Open Fiber, <<accordo – aggiunge il sindaco - che consentirà di rendere più snello il processo autorizzativo ed eventualmente riutilizzare, per il passaggio della fibra ottica, le infrastrutture già esistenti nel territorio cittadino, come reti di acqua e gas dismesse, infrastrutture elettriche. Questo, oltre a velocizzare i tempi di installazione, consentirà di limitare gli scavi nel suolo pubblico e, quindi, ridurre i disagi per i cittadini e la mobilità veicolare>>.
Il piano è rendere Novara ultraveloce, portando in tutta la città un’infrastruttura in fibra ottica che consenta velocità di connessione fino a 1 Gbps (1000 Megabit al secondo). Questo è l’obiettivo della collaborazione tra il Comune di Novara e Open Fiber, la società compartecipata da Enel e Cassa depositi e prestiti, attiva anche in altre zone del Piemonte (tra cui Torino) e nel resto d’Italia.
La convenzione firmata oggi dal sindaco di Novara, Alessandro Canelli, e da Marco Martucci, responsabile Network & Operations per il Nord Italia di Open Fiber, consentirà alla città di beneficiare di una tecnologia innovativa, efficiente e sicura.
Novara è tra le prime città italiane dove Open Fiber intende realizzare la sua infrastruttura di rete in fibra ultraveloce. Il piano di sviluppo dell’azienda prevede la copertura del 50% degli edifici entro luglio 2018 e del 70% entro dicembre 2018. In totale, attraverso circa 150 km di rete, saranno cablate circa 38mila unità immobiliari. Case, condomini, scuole, uffici, aziende e strutture della Pubblica Amministrazione velocizzeranno il processo di digitalizzazione, semplificando e migliorando le relazioni fra cittadini e P.A. e aumentando la produttività e la competitività delle imprese.
La fibra ottica verrà portata in modalità Fiber to the Home (FTTH – fibra fino a casa), in grado di supportare velocità di trasmissione, sia in download che in upload, fino a 1 Gbps (1000 Megabit al secondo), consentendo così il massimo delle performance. Prestazioni non raggiungibili con le reti in rame (ADSL) o fibra/rame (FTTC). La realizzazione di questa importante infrastruttura per la città di Novara comporterà per Open Fiber un investimento di oltre 16 milioni di euro.
L’accordo firmato oggi, mercoledì 10 maggio, consente di sistematizzare le modalità e i tempi di lavoro, oltre alle relative autorizzazioni; regola i rapporti con la Soprintendenza; attribuisce a Open Fiber la gestione e la manutenzione dell’infrastruttura, oltre che la sua realizzazione; impegna la società a stabilire e rispettare standard tecnici e di sicurezza per le proprie ditte appaltatrici in modo da ridurre al massimo i disagi per i cittadini durante i lavori.
Inoltre la convenzione stabilisce le modalità di scavo e ripristino per la posa della fibra ottica, come previsto dal decreto ministeriale del 2013: gli scavi possono essere effettuati in modalità one day dig (una tecnica di "minitricea ridotta" che comprende anche l’aspirazione del materiale di scarto, riducendo la polvere e il disagio per l’utenza); con la minitrincea tradizionale (una tecnica di scavo a basso impatto ambientale che, grazie alla creazione di trincee di 5 cm di larghezza, consente di abbattere drasticamente tempi e costi delle operazioni di posa); in no-dig (quindi senza ricorrere agli scavi tradizionali a cielo aperto); o la posa della rete aerea. Lo scavo tradizionale, insomma, sarà previsto solo dove non si possa ricorrere a nessuna delle altre soluzioni.
Una volta effettuati i lavori, il ripristino dell’intero manto stradale sarà comunque a carico di Open Fiber, che dovrà rispettare dei tempi tecnici di assestamento del terreno per la posa dell’asfalto definitivo. Open Fiber utilizzerà ove possibile cavidotti e infrastrutture di rete sotterranee già esistenti per limitare l’impatto degli scavi sul territorio limitando così i disagi per la comunità.
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