La Clinica San Gaudenzio di Novara è conosciuta per serietà e per la qualità dei suoi medici e infermieri, ma nonostante questo si è verificato un brutto caso che ha portato la Procura di Novara ad indagare la Clinica con l’accusa di omicidio colposo.
I fatti: una donna di Ventimiglia, Antonia Azzarà, 63 anni, si era sottoposta a un’operazione per la stabilizzazione alla colonna vertebrale, dopo che l’anno scorso le avevano inserito dei supporti che andavano – adesso – regolati e registrati.
Operazione riuscita, ma la paziente è morta a causa – pare - delle complicazioni post intervento .
Il marito della donna, Tommaso Giampà, finanziere in pensione, ha deciso di rivolgersi all’autorità giudiziaria che ha messo in atto la procedura obbligatoria in queste circostanze, e cioè l’autopsia, che verrà effettuata dal dottor Roberto Testi per capire le cause del decesso e verificare eventuali negligenze e responsabilità dei medici.
L’uomo, inoltre si è affidato all’avvocato Lorenzo Sozio per tutelare i propri interessi, e nominato un proprio consulente, la dottoressa Maria Luisa Pennuto
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