A 34 anni dalla sua scomparsa Novara ricorda l’agente ucciso
Sono passati 34 anni da quel 3 marzo del 1985 quando l’agente di polizia Biagio Franco, 26 anni, è morto sul colpo travolto e poi schiacciato contro un muro dalla Bmw lanciata a gran velocità da un gruppo di banditi in fuga alla periferia nord-ovest di Novara.
Forse qualcuno ricorderà la brutalità dell’evento: dei malviventi avevano tentato di rubare nell’allora pellicceria Aielli , ma un inquilino dello stabile in cui si trovava il negozio aveva sentito il rumore , si era affacciato, aveva visto il tentativo e – essendo un agente di pubblica sicurezza di servizio a Milano- aveva prima allertato la questura di Novara e poi sparato in aria mettendo in fuga i banditi .
La polizia si era mossa subito intercettando l’auto dei ladri e mettendosi per traverso, per ostruire il passaggio. Trovando la strada sbarrata, i malviventi avevano aggirato il blocco, dirigendosi in piena velocità sul marciapiedi dove si trovava l’agente Franco e schiacciandolo contro il muro e uccidendolo.
L’agente Franco era da 6 anni al servizio delle volanti della Questura di Novara e si era sposato da poco. A lui la città aveva conferito dapprima un cippo con una croce sul luogo della sua morte , nel 2016 gli era stata conferita una medaglia d’oro al merito civile alla memoria e oggi la Giunta Comunale ha deliberato di dare il suo nome al largo sul retro della Questura che si trova nell’intersezione di viale Li Gobbi, viale Curotti e viale Mora e Gibin.
Onore al merito!
Copyright DP