Difficile ormai capirci qualcosa. Le notizie si susseguono discordanti più che mai. Un giorno interi paesi vengono isolati, partono inviti terroristici a chiudersi in casa, sono vietati gli assembramenti di più di 5 persone, c è la corsa al disinfettante e alla mascherina, il tutto avallato dai media e dal Governo … e dopo tre giorni arriva la notizia il Coronavirus Covid-19 potrebbe anche essere solo paragonabile a un’influenza un po’ forte…
Ci rilassiamo, pensiamo che è stato un allarme inutile e….ecco il virologo di turno che dice “non scherziamo” il coronavirus è pericoloso.
E tutto ricomincia daccapo.
La verità è che è scorretto paragonare Covid-19 e influenza per un motivo molto semplice: contro i virus influenzali possediamo vaccini e farmaci efficaci, mentre Covid-19 è una malattia ancora misteriosa sotto molti punti di vista, contro cui non esistono ancora armi specifiche
In Cina i Centri per il controllo delle malattie hanno pubblicato pochi giorni fa un ampio studio sull’epidemia, che è stato fatto basandosi su oltre i 72mila casi registrati in Cina. Lo studio rivela che nella stragrande maggioranza dei casi il Coronavirus è paragonabile come severità ad una banale sindrome influenzale: infatti solo l’81% dei pazienti (ovviamente noti) in Cina ha sviluppato una malattie lieve, senza polmonite ,il 14% ha sviluppato sintomi severi, che non mettono comunque a rischio la vita, e solo il 5% ha presentato una sintomatologia critica, che ha reso necessario il ricovero in terapia intensiva. I morti in questo 5% sono stati il 49% ma il decesso è avvenuto principalmente per due cause:polmonite e sepsi.
Qual è la differenza tra polmonite e sepsi?
Premesso che in entrambe le situazioni lo stato diventa grave se esiste una salute già compromessa da altri problemi (cardiaci, diabete , ipertensione, tumore patologie respiratorie croniche) la polmonite complica la respirazione fino ad arrivare (nei casi davvero più gravi) a comprometterla del tutto. Quindi i pazienti gravi vengono sottoposti a ventilazione meccanica, in modo da aiutarli a respirare nelle fasi più acute della malattia , ma dal momento che ancora non esistono farmaci efficaci contro il virus , l’unica cosa che si può fare oltre alla ventilazione meccanica è aspettare che l’organismo sconfigga autonomamente l’infezione. Va da sé che un corpo sano la sconfiggerà velocemente, mentre un fisico già minato da altre malattie croniche o problemi importanti non ce la farà.
La sepsi avviene invece in presenza di sovrainfezioni batteriche è cioè una risposta infiammatoria sistemica che causa una generalizzata attivazione delle vie infiammatorie e si cura con gli antibiotici ad ampio spettro.
Che fare quindi?
Affidiamoci alla scienza che ci dice il coronavirus presenta comunque scarsissimi rischi sul piano individuale, ma rischia di rivelarsi - anzi possiamo dire che si sta rivelando - pericoloso sul piano economico .
Perché essendo un virus molto contagioso, per fermarlo è indispensabile evitare i contatti e per evitare i contatti bisogna chiudere le scuole, i negozi, le aziende. E se si chiude tutto saremo salvi dall’infezione, ma la produzione si fermerà, e i conti già dissestati del nostro Paese saranno ancora più danneggiati.
Bastava soltanto non prendere sottogamba (come invece purtroppo è stato fatto) i primi segnali e niente di tutto quello che sta avvenendo sarebbe successo.
Quindi adesso tutto deve essere gestito con calma e serietà, senza panico, ma con uno sforzo ben coordinato e controllato che permetta di limitare al minimo i contagi
COPYRIGHT DP