Ambiente pericoloso , stipendi non pagati e orari impossibili in un’azienda di Novi Ligure
Il tempo degli schiavisti e dei negrieri dovrebbe essere finito, dato che siamo negli anni 2000, ma evidentemente per alcuni non è così.
Ci sono imprenditori – tra poche righe ne parleremo un po’ più diffusamente – che non si fanno alcuno scrupolo a trattare i dipendenti come se questi non fossero esseri umani, come se il solo fatto di lavorare come operai li rendesse automaticamente persone inferiori. Brutta l’arroganza e la prepotenza!!!
Eccoci dunque a spiegare il motivo delle affermazioni di cui sopra: un’azienda di rifiuti (ferro, imballaggi, polveri e plastiche) con sede legale a Novara e unità operativa vicino a Novi Ligure, di proprietà di tre imprenditori di cui uno residente a Soriso, faceva lavorare i propri dipendenti applicando la durata dei turni di lavoro ben oltre i termini contrattuali, lasciando pause del minimo indispensabile (quindi di pochi minuti ) per il pranzo , facendoli lavorare in luoghi di lavoro pieni di rifiuti putridi e quindi maleodoranti e infine lasciando che gli operi lavorassero in condizioni precarie di sicurezza con il non impossibile rischio di essere schiacciati da pesanti balle di rifiuti buttate in qualche modo una sull’altra.
Ma non è tutto: anche gli stipendi venivano pagati saltuariamente e i contributi previdenziali versati a intervalli o non corrisposti del tutto.
Questo è il quadro cui si sono trovati di fronte i carabinieri del Noe di Alessandria, quando hanno provveduto a dar corso a un’ispezione della ditta di Novi Ligure durante la quale hanno anche scoperto che i tre imprenditori erano già stati indagati per sfruttamento del lavoro, truffa, traffico illecito di rifiuti.
Tutto questo ha portato alla notifica ai tre di una misura cautelare interdittiva che proibisce loro di esercitare attività imprenditoriale e uffici direttivi per un anno.
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