Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa.
Come valutate i fatti del Mossotti?
La Gilda degli Insegnanti di Novara, associazione professionale e sindacale, ritiene che questa vicenda non possa concludersi, né esaurirsi con il semplice ritiro della circolare sui contributi, ora giustizia deve essere fatta anche per tutti i docenti e il personale!
Al ritiro annunciato delle ormai note disposizioni, non è seguita alcuna nuova comunicazione tanto che ad oggi, fino a pochi minuti fa, 15 e 34 del 9 ottobre, si legge sul sito della Scuola l’invito alle famiglie e agli studenti che non hanno pagato il contributo scolastico, a regolarizzare la propria situazione sulla base della Circolare 25,la stessa che è giunta fino ai media nazionali e alle autorità scolastiche.
Sono stata anche avvisata che alcuni studenti, dopo aver già pagato, siano stati informati che non potranno partecipare alla visita all’EXPO il 20 ottobre se non regolarizzeranno il pagamento del contributo, potranno però richiedere il rimborso del costo della visita pari a 19 euro.
Che cosa avete fatto fino ad oggi?
Scriviamo esposti sulla gestione dell’Istituto da quasi due anni, come si può verificare dai protocolli in nostro possesso. L’ Ufficio Scolastico Regionale del MIUR, informato dal 12 – 12 - 2013 della difficile situazione di questo importante Istituto novarese, se n’è lavato le mani, benché avessimo ben chiarito e documentato la necessità di verificare, tra altri episodi inqualificabili, le modalità di riscossione del contributo “volontario”. Dal maggio 2014 abbiamo, con gli altri sindacati, proclamato lo Stato di agitazione del personale docente, per il lamentato disagio dei colleghi, a causa di un clima difficile stabilito con l’attuale dirigente; malgrado ciò l’incarico di presidenza è stato riconfermato e non ci risulta che sia stata avviata alcuna ispezione per verificare né l’utilizzo dei contributi, né la correttezza delle procedure per richiederli, né tantomeno il clima dell’Istituto che mette i docenti a dura prova.
Che cosa farete nel futuro?
Noi continueremo a prendere posizioni, a scrivere alle autorità e a richiedere interventi concreti; sinceramente le parole di Faraone non ci sembrano né sufficienti, né tempestive. Ci siamo sempre rivolti, per correttezza professionale, alle vie gerarchiche, sperando in interventi risolutivi da parte del MIUR, ma, visto che la stampa fa più notizia, d’ora in poi i nostri esposti saranno inviati anche agli organi di Stampa.
E i docenti?
Vivono nella “foresta di Sherwood” e continuano a farsi difendere per sanzioni disciplinari o per atti incomprensibili legati alla quotidianità scolastica. Per esempio l’ultima delibera sulle riunioni da programmare è stata proiettata senza che i docenti potessero notare un aumento spropositato di ore, la nota era così piccola da non poter essere riscontrata dai più!
La continua burocrazia impedisce di fatto la fruizione dei permessi per motivi personali e di famiglia. L’autorizzazione, per alcuni, non arriva mai e poi ti ritrovi con una trattenuta sullo stipendio per sciopero e devi spendere soldi, quelli che i docenti non hanno, per un’azione legale! Il docente, però, paga di tasca sua, il dirigente è difeso con gli avvocati e i soldi dello Stato, anche se dovesse perdere.
C’è chi, assentandosi per malattia, la prima volta dopo tre anni, ha avuto così tanti problemi da doversi rivolgere a noi e al nostro legale.
Ci sono state, per protesta, dimissioni in massa di tutti i docenti dal Consiglio di Istituto che è rimasto PRIVO DELLA COMPONENTE DOCENTI, altrimenti certe delibere avrebbero avuto almeno qualche voce contraria!
Le derive autoritarie che il Mossotti ha manifestato in questa ultima gestione dirigenziale, hanno indotto la DSGA, numerosi docenti, alcuni dei quali hanno lasciato il loro “cuore” al Mossotti, e molti appartenenti al personale ATA a chiedere il trasferimento. Abbiamo calcolato che le richieste sono state superiori all’ 80% rispetto alla media degli altri Istituti novaresi, chi non l’ha fatto lo scorso anno, pensa di andarsene quest’anno!
Che cosa chiedete al MIUR?
Richiamiamo, ancora una volta, le autorità scolastiche superiori ad intervenire rapidamente per l’accertamento delle responsabilità individuali e per il ripristino di condizioni normali e serene di lavoro, nel superiore interesse di tutta la comunità scolastica.
E’ già passato troppo tempo! Purtroppo gli interventi richiesti e mai attuati hanno portato a queste estreme conseguenze e alla pubblicità negativa che è ricaduta su uno storico e ben nominato istituto novarese.
Copyright Laura Razzano