Con molta probabilità è stata portata via per mano di vandali.
Che fine ha fatto la targa stradale che indicava i "Giardini" in memoria della Principessa Mafalda di Savoia ubicati a Novara, sull'Allea, tra Via Donatori di Sangue e Viale IV Novembre?
E' la domanda che sabato 19 giugno 2021 mi sono subito posto non appena ho alzato lo sguardo verso la targa dando per scontato che, come sempre, fosse al suo posto e invece era svanita nel nulla.
E' presumibile che sia stata l'azione vandalica di ignoti anche perchè non c'è altra spiegazione che possa giustificare la scomparsa.
Tempestivamente ho provveduto a segnalare l'accaduto all'Amministrazione Comunale con la speranza che possa essere risistemata al più presto una nuova targa stradale.
La Delegazione Provinciale di Novara dell'Istituto Nazionale per la Guardia d'Onore alle Reali Tombe del Pantheon, nella persona del Delegato Marco Lovison, con sgomento e amarezza: "apprendo grazie alla solerzia del Presidente del Museo Storico Aldo Rossini Dr. Antonio Poggi Steffanina, dell'atto vandalico ai danni alla Terga strappata dal palo, dedicata alla Principessa Mafalda di Savoia, che morì di emorragia ferita al braccio, a causa si un bombardamento alleato, e lasciata a se stesa senza cure, essendo prigioniera nel Campo di Concentramento nazista di Buchewald il 28 agosto 1944. Nata a Roma il 19 novembre 1902 da Re Vittorio Emanuele III e dalla Regina Elena, sorella di Re Umberto II, Jolanda, Giovanna Zarina dei Bulgari e Maria.
La Delegazione di Novara - continua Lovison - non ha mai dimenticato il gesto dell'amministrazione comunale di allora, che con delibera scelse di intitolare l'area verde, ove sorge il Monumento del Vescovo Monsignore Leone Ossola.
La targa era stata inaugurata il 2 aprile 2016 alla presenza del Sindaco di Novara, del Presidente d'Assoarma, dal Presidente Nazionale dell'Istituto del Nastro Azzurro, e numerose associazioni combattentistiche, attestare con la loro presenza, memoria condivisa ed erano stati letti i messaggi di Casa Savoia e Casa Assia. Al termine dell'inaugurazione, la Presidente del Centro Studi Principe Oddone aveva tenuto la conferenza sulla Principessa Mafalda all'Abergo Italia.
A fronte di questo gesto, - conclude Marco Lovison - sarebbe auspicabile che il colpevole si palesasse, spiegando il perché di questo gesto scellerato e chiedendo così scusa pubblicamente, alla memoria non solo della principessa, ma di tutti coloro che sono stati vittime dei campi di sterminio e di qualsivoglia violenza ingiustificata".
Copyright testo e fotografia Antonio Poggi Steffanina