Per fare le cose per bene…
Novara 26 gennaio 2020
Avete deciso di radunare un po’ di gente (amici, collaboratori, colleghi clienti…) a casa vostra per una cena e volete fare bella figura?
Seguite queste regolette:
Gli inviti : se la cena non è di alto livello e quindi con ospiti decisamente importanti (nel qual caso l’invito va fatto scritto) va bene un messaggino o, meglio, una telefonata.
La tavola dovrà essere apparecchiata in modo semplice, ma con armonia di colori. Se optate per una tovaglia bianca per esempio potreste usare piatti bianchi, ma bicchieri colorati. L’importante è che non vengano mischiati stili diversi. Datevi un tema e seguite quello in ogni dettaglio.
I tovaglioli , possibilmente non di carta, ma se non li avete in stoffa, allora optate per quelli che abbiano disegni o colore che si abbinino ai piatti e alla tovaglia e che siano abbastanza grandi. Se non li trovate nella grandezza desiderata, mettetene due per commensale invece di uno
I bicchieri : no assoluto alla plastica, anche se sembra vetro. Non c’è niente di peggio che bere il vino in un bicchiere che non sia di vetro o di cristallo!
Il centro tavola : potete sbizzarrirvi con la fantasia e costruirlo voi stesse, magari con fiori o frutta di stagione e candele, oppure mettere solo uno specchio con sopra delle candele di diverse altezze o comunque prendere spunto da internet dove si trovano mille idee. L’importante è che il centro tavola non sia troppo alto e nasconda i commensali che sono seduti di fronte né tanto ricco da impedire di lasciare alcune portate a tavola se necessario.
I posti : è sempre molto apprezzato dagli ospiti vedere che c’è un segnaposto (che evita la parola che tutti odiano “mettetevi dove volete “ e che evita che gli uomini si mettano tutti da una parte e le donne tutte dall’altra) . Può essere anche solo un fiore posato sul piatto con un cartellino scritto a mano, o un nastrino avvolto sul tovagliolo (se è di stoffa) con infilato il cartellino: è importante che non sia solo il cartellino che fa tanto summit di lavoro.
Il menù : attenzione! Prima di decidere che piatti preparare informatevi sempre se qualcuno ha intolleranze o non mangia determinati cibi. Altra regola importante è quella di non servire troppe portate…un piccolo antipasto, un primo, (UNO!) un secondo (UNO!) con contorno , dolce e frutta sono più che sufficienti
Il vestito: la padrona di casa deve sempre essere meno elegante delle altre ospiti, questo per non oscurarle….E se qualcuna viene in jeans,,,,niente smorfie di disapprovazione!
Gli animali domestici: banditi dalla tavola anche se li amate alla follia. Non tutti magari gradiscono . A fine cena potrete farli entrare in sala da pranzo.
La musica: è sempre un contorno piacevole, a patto che sia a volume tale da non impedire la conversazione.
L’omaggio: se qualcuno porta dei fiori , questi vanno messi subito in bella vista in un vaso; stessa cosa se si tratta di una pianta. Se invece ricevete dei dolci o dei pasticcini, è doveroso servirli a fine pasto, anche se avete già un dolce. Il vino invece può essere tenuto per un’altra occasione se non si accompagna al menù.
Copyright DP
Avete deciso di radunare un po’ di gente (amici, collaboratori, colleghi clienti…) a casa vostra per una cena e volete fare bella figura?
Seguite queste regolette:
Gli inviti : se la cena non è di alto livello e quindi con ospiti decisamente importanti (nel qual caso l’invito va fatto scritto) va bene un messaggino o, meglio, una telefonata.
La tavola dovrà essere apparecchiata in modo semplice, ma con armonia di colori. Se optate per una tovaglia bianca per esempio potreste usare piatti bianchi, ma bicchieri colorati. L’importante è che non vengano mischiati stili diversi. Datevi un tema e seguite quello in ogni dettaglio.
I tovaglioli , possibilmente non di carta, ma se non li avete in stoffa, allora optate per quelli che abbiano disegni o colore che si abbinino ai piatti e alla tovaglia e che siano abbastanza grandi. Se non li trovate nella grandezza desiderata, mettetene due per commensale invece di uno
I bicchieri : no assoluto alla plastica, anche se sembra vetro. Non c’è niente di peggio che bere il vino in un bicchiere che non sia di vetro o di cristallo!
Il centro tavola : potete sbizzarrirvi con la fantasia e costruirlo voi stesse, magari con fiori o frutta di stagione e candele, oppure mettere solo uno specchio con sopra delle candele di diverse altezze o comunque prendere spunto da internet dove si trovano mille idee. L’importante è che il centro tavola non sia troppo alto e nasconda i commensali che sono seduti di fronte né tanto ricco da impedire di lasciare alcune portate a tavola se necessario.
I posti : è sempre molto apprezzato dagli ospiti vedere che c’è un segnaposto (che evita la parola che tutti odiano “mettetevi dove volete “ e che evita che gli uomini si mettano tutti da una parte e le donne tutte dall’altra) . Può essere anche solo un fiore posato sul piatto con un cartellino scritto a mano, o un nastrino avvolto sul tovagliolo (se è di stoffa) con infilato il cartellino: è importante che non sia solo il cartellino che fa tanto summit di lavoro.
Il menù : attenzione! Prima di decidere che piatti preparare informatevi sempre se qualcuno ha intolleranze o non mangia determinati cibi. Altra regola importante è quella di non servire troppe portate…un piccolo antipasto, un primo, (UNO!) un secondo (UNO!) con contorno , dolce e frutta sono più che sufficienti
Il vestito: la padrona di casa deve sempre essere meno elegante delle altre ospiti, questo per non oscurarle….E se qualcuna viene in jeans,,,,niente smorfie di disapprovazione!
Gli animali domestici: banditi dalla tavola anche se li amate alla follia. Non tutti magari gradiscono . A fine cena potrete farli entrare in sala da pranzo.
La musica: è sempre un contorno piacevole, a patto che sia a volume tale da non impedire la conversazione.
L’omaggio: se qualcuno porta dei fiori , questi vanno messi subito in bella vista in un vaso; stessa cosa se si tratta di una pianta. Se invece ricevete dei dolci o dei pasticcini, è doveroso servirli a fine pasto, anche se avete già un dolce. Il vino invece può essere tenuto per un’altra occasione se non si accompagna al menù.
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