Non c'è niente di male a essere timidi, ma non è nemmeno sbagliato cercare di essere più estroversi
Novara 13 novembre 2019
Di solito chi è timido non riesce a non essere preso dall’ansia quando deve parlare in pubblico o quando si trova in mezzo a gente che non conosce, per non parlare di quando deve entrare da solo in un locale.
La timidezza non è un difetto e come tale non va considerato: è invece un modo di essere che può essere modificato .
Vediamo come:
prima di tutto è importante capire da cosa deriva la nostra timidezza : poca autostima? Poca fiducia negli altri e nelle loro opinioni su di noi? Paura del giudizio?
Se ci riconosciamo in uno o tutti questi aspetti, dobbiamo assolutamente pensare che non tutte le persone che incontriamo mettono la nostra vita sotto una lente di ingrandimento e che spesso, anche se a noi pare il contrario, non ci vedono nemmeno.
Altro punto importante è accettare di essere timidi, senza sentirsi inferiori .
Cerchiamo di capire quando davvero entriamo in ansia: ci intimidiamo davanti al capo? O abbiamo soggezione di chi ci piace? Abbiamo problemi con chi è più competente di noi?
Se riusciamo a identificare il fattore che determina il nostro sentirci a disagio potremo lavorare più precisamente per cambiare.
Come si può cercare di cambiare?
Sforzandoci di fare esattamente l’opposto di quello che vorremmo (cioè scappare) ed essere esigenti nei nostri confronti.
Smettendo di pensare di essere sempre al centro dell’attenzione così smetteremo anche di preoccuparci di cosa penseranno gli altri.
Non preoccupandoci del nostro aspetto esteriore: è sbagliato pensare che gli altri non facciano che concentrarsi sul nostro look, come se non avessero altro a cui pensare. E’ illogico, quindi perché ci diamo tutta questa importanza?
Facendo attenzione alla postura : stando dritti, si dà a tutti l'impressione di essere sicuri di sè e ben disposti nei confronti degli altri. Ricordiamoci che veniamo trattati nello stesso modo in cui ci sentiamo: se ci sentiamo aperti e alla mano, i nostri gesti lo trasmettono e gli altri faranno altrettanto.
Provando a registrarci fingendo di parlare con qualcuno e facendo attenzione: la voce si incrina? Parliamo a voce troppo alta? Risentirci ci potrà aiutare a cambiare quello che riteniamo essere un modo errato di usare la voce , dandoci così più sicurezza.
Non paragonandoci agli altri. Questo è uno degli errori più gravi (e comuni) che può fare un timido, perché avrà sempre l'impressione di non essere all'altezza. Di solito infatti non ci si paragona a chi pensiamo sia “meno” di noi, bensì a chi pensiamo sia “più”, ma non dimentichiamoci che la gente spessissimo finge di essere quel che è. Nessuno è meglio di un altro.
Individuando e usando i nostri punti di forza ! Adattarsi ogni volta a idee e abitudini che non ci appartengono non ha il benché minimo senso.
Cercando di essere alla mano. Trasmettere un atteggiamento aperto e amichevole invece che chiuso e diffidente, porterà la gente ad avvicinarci con simpatia e ci sentiremo subito più rilassati.
Abituandosi, in mezzo a un gruppo , ad ascoltare il nostro corpo. Stiamo respirando correttamente? Se non o stiamo facendo dobbiamo rallentare il respiro così il corpo si rilasserà automaticamente.
Siamo rilassati? Se non è così, cerchiamo di assumere una posizione più comoda.
Stiamo sussurrando? Alziamo un po’ il tono, altrimenti nessuno ci sentirà
Concentrandoci sui piccoli obiettivi quotidiani, per poi piano piano sfidare noi stessi in prove più impegnative. Per esempio chiedere un’indicazione a uno sconosciuto può essere il primo passo per capire che nessuno ha intenzione di mangiarci o trattarci male.
Non provando a sconfiggere la timidezza negli ambienti che non sopportiamo perché non ci sarà di alcun aiuto così come non dobbiamo fare quello che fanno tutti gli altri. Ognuno ha le sue preferenze e deve sentirsi a proprio agio nel suo ambiente, non in quello altrui.
Fingendo di essere sicuri di noi , dopo qualche tempo, ci porterà ad esserlo davvero, provare per credere ! ovviamente non aspettandosi risultati da un giorno all’altro.
Accettando di fare più esperienze. Anche piccole, come salutare un estraneo ,inizieremo a dire di sì a situazioni che spesso evitiamo, perché ci avremo provato e avremo più coraggio..
Alimentando la nostra autostima acquisendo competenze comunicative ,cercando nuovi amici e nuovi argomenti di cui parlare.
Facendo una lista delle cose che amiamo di noi stessi e rileggendola. Questo può farci ricordare quanto in realtà valiamo, senza bisogno di sentircelo dire dagli altri..
Copyright DP
.
ui per modificare.
Di solito chi è timido non riesce a non essere preso dall’ansia quando deve parlare in pubblico o quando si trova in mezzo a gente che non conosce, per non parlare di quando deve entrare da solo in un locale.
La timidezza non è un difetto e come tale non va considerato: è invece un modo di essere che può essere modificato .
Vediamo come:
prima di tutto è importante capire da cosa deriva la nostra timidezza : poca autostima? Poca fiducia negli altri e nelle loro opinioni su di noi? Paura del giudizio?
Se ci riconosciamo in uno o tutti questi aspetti, dobbiamo assolutamente pensare che non tutte le persone che incontriamo mettono la nostra vita sotto una lente di ingrandimento e che spesso, anche se a noi pare il contrario, non ci vedono nemmeno.
Altro punto importante è accettare di essere timidi, senza sentirsi inferiori .
Cerchiamo di capire quando davvero entriamo in ansia: ci intimidiamo davanti al capo? O abbiamo soggezione di chi ci piace? Abbiamo problemi con chi è più competente di noi?
Se riusciamo a identificare il fattore che determina il nostro sentirci a disagio potremo lavorare più precisamente per cambiare.
Come si può cercare di cambiare?
Sforzandoci di fare esattamente l’opposto di quello che vorremmo (cioè scappare) ed essere esigenti nei nostri confronti.
Smettendo di pensare di essere sempre al centro dell’attenzione così smetteremo anche di preoccuparci di cosa penseranno gli altri.
Non preoccupandoci del nostro aspetto esteriore: è sbagliato pensare che gli altri non facciano che concentrarsi sul nostro look, come se non avessero altro a cui pensare. E’ illogico, quindi perché ci diamo tutta questa importanza?
Facendo attenzione alla postura : stando dritti, si dà a tutti l'impressione di essere sicuri di sè e ben disposti nei confronti degli altri. Ricordiamoci che veniamo trattati nello stesso modo in cui ci sentiamo: se ci sentiamo aperti e alla mano, i nostri gesti lo trasmettono e gli altri faranno altrettanto.
Provando a registrarci fingendo di parlare con qualcuno e facendo attenzione: la voce si incrina? Parliamo a voce troppo alta? Risentirci ci potrà aiutare a cambiare quello che riteniamo essere un modo errato di usare la voce , dandoci così più sicurezza.
Non paragonandoci agli altri. Questo è uno degli errori più gravi (e comuni) che può fare un timido, perché avrà sempre l'impressione di non essere all'altezza. Di solito infatti non ci si paragona a chi pensiamo sia “meno” di noi, bensì a chi pensiamo sia “più”, ma non dimentichiamoci che la gente spessissimo finge di essere quel che è. Nessuno è meglio di un altro.
Individuando e usando i nostri punti di forza ! Adattarsi ogni volta a idee e abitudini che non ci appartengono non ha il benché minimo senso.
Cercando di essere alla mano. Trasmettere un atteggiamento aperto e amichevole invece che chiuso e diffidente, porterà la gente ad avvicinarci con simpatia e ci sentiremo subito più rilassati.
Abituandosi, in mezzo a un gruppo , ad ascoltare il nostro corpo. Stiamo respirando correttamente? Se non o stiamo facendo dobbiamo rallentare il respiro così il corpo si rilasserà automaticamente.
Siamo rilassati? Se non è così, cerchiamo di assumere una posizione più comoda.
Stiamo sussurrando? Alziamo un po’ il tono, altrimenti nessuno ci sentirà
Concentrandoci sui piccoli obiettivi quotidiani, per poi piano piano sfidare noi stessi in prove più impegnative. Per esempio chiedere un’indicazione a uno sconosciuto può essere il primo passo per capire che nessuno ha intenzione di mangiarci o trattarci male.
Non provando a sconfiggere la timidezza negli ambienti che non sopportiamo perché non ci sarà di alcun aiuto così come non dobbiamo fare quello che fanno tutti gli altri. Ognuno ha le sue preferenze e deve sentirsi a proprio agio nel suo ambiente, non in quello altrui.
Fingendo di essere sicuri di noi , dopo qualche tempo, ci porterà ad esserlo davvero, provare per credere ! ovviamente non aspettandosi risultati da un giorno all’altro.
Accettando di fare più esperienze. Anche piccole, come salutare un estraneo ,inizieremo a dire di sì a situazioni che spesso evitiamo, perché ci avremo provato e avremo più coraggio..
Alimentando la nostra autostima acquisendo competenze comunicative ,cercando nuovi amici e nuovi argomenti di cui parlare.
Facendo una lista delle cose che amiamo di noi stessi e rileggendola. Questo può farci ricordare quanto in realtà valiamo, senza bisogno di sentircelo dire dagli altri..
Copyright DP
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ui per modificare.