Si deve litigare, ma ci vogliono rispetto e intelligenza
Novara 23 Dicembre 2019
Che bello poter litigare ogni tanto! Che noia quelle persone che non litigano mai, che sono sempre docili, ubbidienti, che non alzano mai la voce, che subiscono sempre tutto in silenzio!
Litigare è normale e spesso utile a meno che non diventi un modo per distruggere , umiliare o aggredire una persona.
Naturalmente tutto dipende dal carattere, ma non per questo bisogna andare “oltre le regole” del buonsenso.
Bisogna litigare in maniera intelligente perché se è vero che i conflitti fanno parte di ogni relazione umana se si affrontano bene , possono essere un’occasione di crescita per arrivare ad un livello di relazione (sentimentale, amicale o professionale) più maturo ed adulto, in cui ci sia spazio per la negoziazione e la contrattualità.
Quindi come si fa a litigare in modo intelligente?
Prima di tutto non bisogna evitare il conflitto, né accumulare rabbia e risentimenti che finirebbero per scoppiare in maniera violenta e confusa.
Convincersi che un punto di vista diverso dal nostro può sicuramente allargare i nostri orizzonti
Cercare di essere precisi specificando le motivazioni, e restando ancorati al presente, invece di rivangare il passato
Non buttare addosso all’altro tutte le accuse che ci vengono in mente , senza soluzione di continuità: meglio un argomento per volta, così da non far sembrare insormontabile il problema.
Non cercare a tutti i costi di vincere……in una discussione intelligente ci si confronta, si discute, si negozia (magari anche alzando un po’ il tono di voce che è liberatorio) , ma sempre tenendo presente che deve essere un cammino a due non una guerra.. In sintesi: non bisogna mirare a schiacciare l’altro dimostrando chi ha torto e chi ragione, ma avere un obiettivo comune: la risoluzione del problema per entrambi.
Mai dare per scontato di avere ragione e non provare neanche a comprendere quali siano le motivazioni o il punto di vista della controparte. E’ un atteggiamento dittatoriale che non vi farà arrivare a niente.
Attivare l’ascolto attivo: parlare uno alla volta, dando per assunto che sia la controparte ad avere ragione, ascoltando quello che sta dicendo, mettendosi nei suoi panni, facendo delle domande precise.
Non pensare che la controparte voglia dire qualche altra cosa, rispetto a quello che sta effettivamente dicendo. Per quanto si possa conoscere a fondo una persona, non è mai possibile sapere quello che sta pensando.
Non infierire. I confronti sono sempre dolorosi e mortificare l’ interlocutore con paragoni che lo facciano sentire poco all’altezza non risolve certo il problema, anzi! Ricordare sempre che nessuno è perfetto.
Il sarcasmo è assolutamente da evitare perché il risultato più probabile sarà quello di scatenare il senso di colpa ed estendere il litigio ingigantendo il problema e rendendolo di fatto meno affrontabile.
Creare un ambiente di discussione: bisogna avere uno spazio dove litigare: non importa dove sia ma si deve averlo.
Evitare assolutamente di litigare in presenza di terze persone: bambini, parenti e amici non devono mai partecipare attivamente al litigio e soprattutto MAI chiedere un parere ai presenti.
Infine, non rispondere immediatamente: i continui botta e risposta dove la voce di uno sovrasta quella dell’altro non portano a niente, solo a un reciproco inesistente, inutile ascolto..
Copyright DP
Che bello poter litigare ogni tanto! Che noia quelle persone che non litigano mai, che sono sempre docili, ubbidienti, che non alzano mai la voce, che subiscono sempre tutto in silenzio!
Litigare è normale e spesso utile a meno che non diventi un modo per distruggere , umiliare o aggredire una persona.
Naturalmente tutto dipende dal carattere, ma non per questo bisogna andare “oltre le regole” del buonsenso.
Bisogna litigare in maniera intelligente perché se è vero che i conflitti fanno parte di ogni relazione umana se si affrontano bene , possono essere un’occasione di crescita per arrivare ad un livello di relazione (sentimentale, amicale o professionale) più maturo ed adulto, in cui ci sia spazio per la negoziazione e la contrattualità.
Quindi come si fa a litigare in modo intelligente?
Prima di tutto non bisogna evitare il conflitto, né accumulare rabbia e risentimenti che finirebbero per scoppiare in maniera violenta e confusa.
Convincersi che un punto di vista diverso dal nostro può sicuramente allargare i nostri orizzonti
Cercare di essere precisi specificando le motivazioni, e restando ancorati al presente, invece di rivangare il passato
Non buttare addosso all’altro tutte le accuse che ci vengono in mente , senza soluzione di continuità: meglio un argomento per volta, così da non far sembrare insormontabile il problema.
Non cercare a tutti i costi di vincere……in una discussione intelligente ci si confronta, si discute, si negozia (magari anche alzando un po’ il tono di voce che è liberatorio) , ma sempre tenendo presente che deve essere un cammino a due non una guerra.. In sintesi: non bisogna mirare a schiacciare l’altro dimostrando chi ha torto e chi ragione, ma avere un obiettivo comune: la risoluzione del problema per entrambi.
Mai dare per scontato di avere ragione e non provare neanche a comprendere quali siano le motivazioni o il punto di vista della controparte. E’ un atteggiamento dittatoriale che non vi farà arrivare a niente.
Attivare l’ascolto attivo: parlare uno alla volta, dando per assunto che sia la controparte ad avere ragione, ascoltando quello che sta dicendo, mettendosi nei suoi panni, facendo delle domande precise.
Non pensare che la controparte voglia dire qualche altra cosa, rispetto a quello che sta effettivamente dicendo. Per quanto si possa conoscere a fondo una persona, non è mai possibile sapere quello che sta pensando.
Non infierire. I confronti sono sempre dolorosi e mortificare l’ interlocutore con paragoni che lo facciano sentire poco all’altezza non risolve certo il problema, anzi! Ricordare sempre che nessuno è perfetto.
Il sarcasmo è assolutamente da evitare perché il risultato più probabile sarà quello di scatenare il senso di colpa ed estendere il litigio ingigantendo il problema e rendendolo di fatto meno affrontabile.
Creare un ambiente di discussione: bisogna avere uno spazio dove litigare: non importa dove sia ma si deve averlo.
Evitare assolutamente di litigare in presenza di terze persone: bambini, parenti e amici non devono mai partecipare attivamente al litigio e soprattutto MAI chiedere un parere ai presenti.
Infine, non rispondere immediatamente: i continui botta e risposta dove la voce di uno sovrasta quella dell’altro non portano a niente, solo a un reciproco inesistente, inutile ascolto..
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