Comportarsi bene dovrebbe essere la regola anche per tutti i giorni NON SOLO AL RISTORANTE
CNovara 1 novembre 2019
Se si è invitati a una cena a casa d’altri o ad un pranzo formale , è ovvio che ognuno cercherà di comportarsi al meglio, ma se le regole del galateo a tavola non vengono applicate tutti i giorni, quindi anche a casa propria, con la propria famiglia, poi sarà difficile ricordarsene al momento opportuno.
Quali sono queste le regole ? Eccole:
lavarsi sempre le mani prima di sedersi.
Non stravaccarsi sulla sedia e non mettere i gomiti (o , peggio, le braccia) sul tavolo. La schiena deve stare dritta e le mani – solo quelle! – sulla tovaglia.
Non allungare le gambe sotto al tavolo: vanno tenute sotto la propria sedia
Tenere il tovagliolo sulle ginocchia, non legarselo al collo o infilarlo nel colletto come se fosse un bavaglino . Se si ha paura di sporcarsi, si dovrà fare attenzione a come si maneggiano le posate e a come si porta il cibo alla bocca
Ricordare che è il cibo che va alla bocca e non la bocca al cibo, quindi proibito tuffare la faccia a due cm dal piatto o - peggio – annusare prima di mangiare
Si inizia quando tutti sono serviti, non prima. E questo deve valere per tutti, bambini compresi.
Il pane va spezzato e poi portato alla bocca, non morsicato direttamente dalla pagnottella, idem per i grissini
Succhiare il brodo ,fare rumore quando si beve , fare un rutto, mangiare con la bocca aperta, parlare con il boccone in bocca è assolutamente proibito (oltre che un po’ schifoso per chi guarda e sente)
Il telefono va lasciato in un’altra stanza a meno che non si sia un medico di reperibilità.
Si può tenere acceso e vicino solo se si mangia da soli, ma per esempio anche se si mangia da soli al ristorante bisognerebbe tenere la suoneria molto bassa e parlare sottovoce perché non tutti sono interessati a sentire quello che viene detto da un estraneo.
Non soffiare sulle pietanze per raffreddarle. Se capita di mettere in bocca un boccone bollente, non si sputa nel piatto, ma si porta il tovagliolo alla bocca tenendola aperta e si soffia fuori l’aria - solo quella, non il cibo! - attraverso la stoffa, nel modo meno scenografico possibile. Il boccone si raffredderà molto in fretta e potrà essere inghiottito senza danni
Non si mette in bocca il coltello, mai per nessuna ragione
Non si usa lo stuzzicadenti, mai per nessuna ragione, tanto meno le unghie per togliersi pezzi di cibo. Se si ha fastidio, ci si alza e si va in bagno a fare le operazioni di rimozione
A meno che non si sia mancini, la forchetta va tenuta con la mano destra, tra il pollice e l’indice, - non impugnata come una spada o un badile - mentre quando si taglia qualcosa va tenuta con quella sinistra.
Siamo italiani e gli spaghetti si mangiano arrotolandoli con la forchetta e senza l’uso del cucchiaio (ahimè prassi ancora molto in uso, specialmente nel Sud )
Se si è terminato di mangiare e anche se si avanza qualcosa , al termine di ogni portata, forchetta e coltello vanno posati parallelamente sul piatto. (è il segnale per comunicare che abbiamo finito) mentre se si sta ancora mangiando e si sta soltanto facendo una pausa forchetta e coltello vanno appoggiati sul piatto con le punte a contatto e manici leggermente divaricati bordi
Il cibo si taglia a mano a mano che lo si mangia e non tutto in una volta per poi mangiarlo
Se si sta prendendo il cibo da un piatto da portata non si usare mai la propria forchetta o cucchiaio bensì le posate posizionate che sono sul piatto stesso.
Se non si desidera ulteriore acqua o vino basta fare un leggero cenno con la mano alla persona che la sta offrendo, senza gesti plateali e senza coprire il bicchiere con la mano
Non si augura "Buon appetito" pensando sia una regola di cortesia. La tavola è un'occasione di conversazione e il cibo unicamente un modo per renderla più piacevole..l’appetito non c’entra.
La lista non è finita , ma è abbastanza per saper essere educati anche a tavola.
Copyright DP
Se si è invitati a una cena a casa d’altri o ad un pranzo formale , è ovvio che ognuno cercherà di comportarsi al meglio, ma se le regole del galateo a tavola non vengono applicate tutti i giorni, quindi anche a casa propria, con la propria famiglia, poi sarà difficile ricordarsene al momento opportuno.
Quali sono queste le regole ? Eccole:
lavarsi sempre le mani prima di sedersi.
Non stravaccarsi sulla sedia e non mettere i gomiti (o , peggio, le braccia) sul tavolo. La schiena deve stare dritta e le mani – solo quelle! – sulla tovaglia.
Non allungare le gambe sotto al tavolo: vanno tenute sotto la propria sedia
Tenere il tovagliolo sulle ginocchia, non legarselo al collo o infilarlo nel colletto come se fosse un bavaglino . Se si ha paura di sporcarsi, si dovrà fare attenzione a come si maneggiano le posate e a come si porta il cibo alla bocca
Ricordare che è il cibo che va alla bocca e non la bocca al cibo, quindi proibito tuffare la faccia a due cm dal piatto o - peggio – annusare prima di mangiare
Si inizia quando tutti sono serviti, non prima. E questo deve valere per tutti, bambini compresi.
Il pane va spezzato e poi portato alla bocca, non morsicato direttamente dalla pagnottella, idem per i grissini
Succhiare il brodo ,fare rumore quando si beve , fare un rutto, mangiare con la bocca aperta, parlare con il boccone in bocca è assolutamente proibito (oltre che un po’ schifoso per chi guarda e sente)
Il telefono va lasciato in un’altra stanza a meno che non si sia un medico di reperibilità.
Si può tenere acceso e vicino solo se si mangia da soli, ma per esempio anche se si mangia da soli al ristorante bisognerebbe tenere la suoneria molto bassa e parlare sottovoce perché non tutti sono interessati a sentire quello che viene detto da un estraneo.
Non soffiare sulle pietanze per raffreddarle. Se capita di mettere in bocca un boccone bollente, non si sputa nel piatto, ma si porta il tovagliolo alla bocca tenendola aperta e si soffia fuori l’aria - solo quella, non il cibo! - attraverso la stoffa, nel modo meno scenografico possibile. Il boccone si raffredderà molto in fretta e potrà essere inghiottito senza danni
Non si mette in bocca il coltello, mai per nessuna ragione
Non si usa lo stuzzicadenti, mai per nessuna ragione, tanto meno le unghie per togliersi pezzi di cibo. Se si ha fastidio, ci si alza e si va in bagno a fare le operazioni di rimozione
A meno che non si sia mancini, la forchetta va tenuta con la mano destra, tra il pollice e l’indice, - non impugnata come una spada o un badile - mentre quando si taglia qualcosa va tenuta con quella sinistra.
Siamo italiani e gli spaghetti si mangiano arrotolandoli con la forchetta e senza l’uso del cucchiaio (ahimè prassi ancora molto in uso, specialmente nel Sud )
Se si è terminato di mangiare e anche se si avanza qualcosa , al termine di ogni portata, forchetta e coltello vanno posati parallelamente sul piatto. (è il segnale per comunicare che abbiamo finito) mentre se si sta ancora mangiando e si sta soltanto facendo una pausa forchetta e coltello vanno appoggiati sul piatto con le punte a contatto e manici leggermente divaricati bordi
Il cibo si taglia a mano a mano che lo si mangia e non tutto in una volta per poi mangiarlo
Se si sta prendendo il cibo da un piatto da portata non si usare mai la propria forchetta o cucchiaio bensì le posate posizionate che sono sul piatto stesso.
Se non si desidera ulteriore acqua o vino basta fare un leggero cenno con la mano alla persona che la sta offrendo, senza gesti plateali e senza coprire il bicchiere con la mano
Non si augura "Buon appetito" pensando sia una regola di cortesia. La tavola è un'occasione di conversazione e il cibo unicamente un modo per renderla più piacevole..l’appetito non c’entra.
La lista non è finita , ma è abbastanza per saper essere educati anche a tavola.
Copyright DP