A pochi giorni dall’uscita il film supera il milione di incassi al box office, per un totale di 1.241.021 euro.
Galliate, 15 gennaio 2019
Come può un film raccontare la visione contorta della realtà di uno dei più importanti pittori della storia? “Van Gogh - Sulla soglia dell’eternità“ ci riesce.
Il film racconta gli ultimi anni della tormentata vita di Vincent Van Gogh (Willem Dafoe), spaziando dal rapporto con Paul Gauguin (Oscar Isaac) e con il fratello minore Theodorus Van Gogh (Rupert Friend), fino al colpo di pistola che lo ha portato alla morte a soli 37 anni.
Si tratta di un vero e proprio ritratto dell’animo angosciato del pittore olandese, odiato da tutti, quasi sempre solo e destinato a non avere successo in vita per la sua pittura troppo innovativa.
Grazie alla regia di Julian Schnabel lo spettatore diventa partecipe della creazione dei capolavori di Van Gogh, ma anche di ciò che accade nella mente dell’artista: i velocissimi impulsi mentali e percettivi che muovevano la sua pittura, infatti, emergono grazie ad inquadrature mosse, veloci (a volte fin troppo) e ravvicinate, che seguono le mani del pittore in tutte le azioni della stesura, e che spesso coincidono con ciò che vede l’artista stesso.
Le lunghe scene in cui Van Gogh cammina per le campagne e i campi di girasoli sottolineano la ricerca di quel rapporto tra natura, ambiente ed essere umano che caratterizza la sua visione della realtà.
L’interpretazione di Willem Defoe, che gli è già valsa la candidatura ai Golden Globes per miglior attore in un film drammatico e la vittoria della Coppa Volpi per miglior interpretazione maschile, è a dir poco eccezionale: l’attore, che ha voluto imparare a dipingere per interpretare il ruolo al meglio, riesce a trasmettere quella sensazione di angoscia che caratterizza l’animo del pittore in una maniera così realistica che a volte ci si dimentica che lui è solo un attore.
La sua somiglianza con il personaggio che interpreta è incredibile: Defoe ha infatti accettato di tingersi la barba e i capelli di rosso per assomigliargli di più.
L’interpretazione di Oscar Isaac non è lontanamente paragonabile a quella del protagonista, ma, nonostante questo, è all’altezza di un film di questo calibro.
Nel film gioca un ruolo fondamentale la colonna sonora, scritta da Tatiana Lisovkaia. Essa è presente come sottofondo durante quasi tutto il film, diventando più marcata nei momenti di tensione.
A pochi giorni dall’uscita il film supera il milione di incassi al box office, per un totale di 1.241.021 euro.
https://www.youtube.com/watch?v=8tUCfdyFosw
Il trailer del film (Copyright Lucky Red)
Copyright Alberto Invernizzi
Come può un film raccontare la visione contorta della realtà di uno dei più importanti pittori della storia? “Van Gogh - Sulla soglia dell’eternità“ ci riesce.
Il film racconta gli ultimi anni della tormentata vita di Vincent Van Gogh (Willem Dafoe), spaziando dal rapporto con Paul Gauguin (Oscar Isaac) e con il fratello minore Theodorus Van Gogh (Rupert Friend), fino al colpo di pistola che lo ha portato alla morte a soli 37 anni.
Si tratta di un vero e proprio ritratto dell’animo angosciato del pittore olandese, odiato da tutti, quasi sempre solo e destinato a non avere successo in vita per la sua pittura troppo innovativa.
Grazie alla regia di Julian Schnabel lo spettatore diventa partecipe della creazione dei capolavori di Van Gogh, ma anche di ciò che accade nella mente dell’artista: i velocissimi impulsi mentali e percettivi che muovevano la sua pittura, infatti, emergono grazie ad inquadrature mosse, veloci (a volte fin troppo) e ravvicinate, che seguono le mani del pittore in tutte le azioni della stesura, e che spesso coincidono con ciò che vede l’artista stesso.
Le lunghe scene in cui Van Gogh cammina per le campagne e i campi di girasoli sottolineano la ricerca di quel rapporto tra natura, ambiente ed essere umano che caratterizza la sua visione della realtà.
L’interpretazione di Willem Defoe, che gli è già valsa la candidatura ai Golden Globes per miglior attore in un film drammatico e la vittoria della Coppa Volpi per miglior interpretazione maschile, è a dir poco eccezionale: l’attore, che ha voluto imparare a dipingere per interpretare il ruolo al meglio, riesce a trasmettere quella sensazione di angoscia che caratterizza l’animo del pittore in una maniera così realistica che a volte ci si dimentica che lui è solo un attore.
La sua somiglianza con il personaggio che interpreta è incredibile: Defoe ha infatti accettato di tingersi la barba e i capelli di rosso per assomigliargli di più.
L’interpretazione di Oscar Isaac non è lontanamente paragonabile a quella del protagonista, ma, nonostante questo, è all’altezza di un film di questo calibro.
Nel film gioca un ruolo fondamentale la colonna sonora, scritta da Tatiana Lisovkaia. Essa è presente come sottofondo durante quasi tutto il film, diventando più marcata nei momenti di tensione.
A pochi giorni dall’uscita il film supera il milione di incassi al box office, per un totale di 1.241.021 euro.
https://www.youtube.com/watch?v=8tUCfdyFosw
Il trailer del film (Copyright Lucky Red)
Copyright Alberto Invernizzi