Il racconto del nostro esperto, studioso e appassionato di cinematografia Alberto Invernizzi che ha partecipato alla Premiere di Los Angeles.
Galliate, 12 agosto 2019
Fashion, glamour e la Los Angeles che conta, ecco cosa c’era alla Premiere di “Once Upon a Time in… Hollywood“ tenutasi il 22 Luglio scorso sulla Hollywood Boulevard.
Io e altri sei amici siamo arrivati nel luogo dell’evento 7 ore prima per essere sicuri di avere il posto migliore e così è stato: dopo aver spostato un monopattino appoggiato alle transenne e dopo aver preso il posto di una coppia che si era spostata, eravamo in prima fila davanti all’entrata del luogo più esclusivo al mondo di quel giorno, il TCL Chinese Theatre, il cinema in cui si sarebbe proiettato il film.
Durante l’attesa abbiamo avuto modo di vedere l’allestimento del Red Carpet, intorno al quale è stato costruito un vero e proprio set cinematografico in perfetto stile anni 60 (periodo in cui è ambientato il film): sono stati ricreati l’esterno degli studios di Hollywood con tanto di 3 attori che interpretavano dei cameraman posti su alcune torrette e una parete di un muro del quartiere hippie, è stata messa all’inizio una grande entrata sormontata da un cartello con il titolo del film, seguita da una porta più piccola con scritto “The 9th Film From Quentin Tarantino“, sono state parcheggiate un paio di macchine d’epoca e sono stati affissi mega poster e locandine sia del film in sé sia di quelli che sono presenti nella trama di questo (“Operazione Dyn-o-mite!“,“Uccidimi Subito Ringo, Disse il Gringo“, “Nebraska Jim“ e “Tanner“), disegnati sul modello di quelli vintage.
Al centro del tappeto rosso è stata messa una parete lunga almeno dieci metri con la veduta di Los Angeles dalle colline, sopra la quale sono state attaccate con grandissima precisione (tanto che gli addetti hanno usato, oltre ad una una scala, anche diversi metri per essere sicuri che le distanze fossero esatte) le lettere che formano il titolo del film; questo sarebbe stato lo sfondo per le foto degli attori.
Alla fine di questa lunghissima via è stata riprodotta la vista del retro della parte finale della famosa scritta di Hollywood situata sul Monte Lee con tanto di piante vere, portate dalla “Jackson Shrub Supply“, per rendere ancora meglio l’atmosfera, e la riproduzione della facciata del celebre “Pussycat Theater“, oltre la quale c’era probabilmente un buffet. Uno dei più bei red carpet di sempre? Forse sì.
Fashion, glamour e la Los Angeles che conta, ecco cosa c’era alla Premiere di “Once Upon a Time in… Hollywood“ tenutasi il 22 Luglio scorso sulla Hollywood Boulevard.
Io e altri sei amici siamo arrivati nel luogo dell’evento 7 ore prima per essere sicuri di avere il posto migliore e così è stato: dopo aver spostato un monopattino appoggiato alle transenne e dopo aver preso il posto di una coppia che si era spostata, eravamo in prima fila davanti all’entrata del luogo più esclusivo al mondo di quel giorno, il TCL Chinese Theatre, il cinema in cui si sarebbe proiettato il film.
Durante l’attesa abbiamo avuto modo di vedere l’allestimento del Red Carpet, intorno al quale è stato costruito un vero e proprio set cinematografico in perfetto stile anni 60 (periodo in cui è ambientato il film): sono stati ricreati l’esterno degli studios di Hollywood con tanto di 3 attori che interpretavano dei cameraman posti su alcune torrette e una parete di un muro del quartiere hippie, è stata messa all’inizio una grande entrata sormontata da un cartello con il titolo del film, seguita da una porta più piccola con scritto “The 9th Film From Quentin Tarantino“, sono state parcheggiate un paio di macchine d’epoca e sono stati affissi mega poster e locandine sia del film in sé sia di quelli che sono presenti nella trama di questo (“Operazione Dyn-o-mite!“,“Uccidimi Subito Ringo, Disse il Gringo“, “Nebraska Jim“ e “Tanner“), disegnati sul modello di quelli vintage.
Al centro del tappeto rosso è stata messa una parete lunga almeno dieci metri con la veduta di Los Angeles dalle colline, sopra la quale sono state attaccate con grandissima precisione (tanto che gli addetti hanno usato, oltre ad una una scala, anche diversi metri per essere sicuri che le distanze fossero esatte) le lettere che formano il titolo del film; questo sarebbe stato lo sfondo per le foto degli attori.
Alla fine di questa lunghissima via è stata riprodotta la vista del retro della parte finale della famosa scritta di Hollywood situata sul Monte Lee con tanto di piante vere, portate dalla “Jackson Shrub Supply“, per rendere ancora meglio l’atmosfera, e la riproduzione della facciata del celebre “Pussycat Theater“, oltre la quale c’era probabilmente un buffet. Uno dei più bei red carpet di sempre? Forse sì.
Mentre tutto questo veniva allestito, abbiamo mandato un nostro amico a prendere delle alette di pollo fritte e delle patatine da Hooters perché sapevamo che dopo sarebbe stato impossibile muoversi, abbiamo preso l’acqua da una venditrice ambulante e siamo rimasti incollati al nostro posto; poco dopo avevamo così tanta gente dietro che era praticamente impossibile per i passanti procedere.
Nell’attesa abbiamo conosciuto delle signore e una ragazza americane che erano stupite da quanto tempo fossimo stati ad aspettare. Una coppia, avendo il telefono scarico, ha offerto 100 $ a una mia amica per il carica batterie portatile; lei ha ovviamente accettato. Molte sono state le persone che hanno cercato di superarci, ma noi, tenendoci a braccetto, abbiamo fatto in modo che ciò non accadesse.
Nel frattempo, sul Red Carpet, erano arrivati i reporter delle televisioni più importanti del paese, come la CBS, e i paparazzi, era entrato in funzione un lunghissimo braccio meccanico con sopra una telecamera per le riprese dall’alto ed eravamo sorvolati da un drone, che ad un certo punto si è pure scontrato con un cavo della corrente, che riprendeva dall’alto tutta la Walk of Fame. L’ansia incominciava a salire e ogni volta che vedevamo che qualcuno ci stava inquadrando, salutavamo.
Verso le 18:30, il DJ, posto anche lui su una torretta, ha fatto partire la musica, segno che le star stavano incominciando ad arrivare, con “Here Comes The Sun“, seguita da “Sugar, Honey, Honey“, “My Cherie Amour“ e da molte altre. Gli schermi sulla Walk of Fame hanno incominciato a mostrare scene di film degli anni 60, in particolare quelli dell’attrice Sharon Tate, visto che è un personaggio del film (interpretato da Margot Robbie), e western.
Nell’attesa abbiamo conosciuto delle signore e una ragazza americane che erano stupite da quanto tempo fossimo stati ad aspettare. Una coppia, avendo il telefono scarico, ha offerto 100 $ a una mia amica per il carica batterie portatile; lei ha ovviamente accettato. Molte sono state le persone che hanno cercato di superarci, ma noi, tenendoci a braccetto, abbiamo fatto in modo che ciò non accadesse.
Nel frattempo, sul Red Carpet, erano arrivati i reporter delle televisioni più importanti del paese, come la CBS, e i paparazzi, era entrato in funzione un lunghissimo braccio meccanico con sopra una telecamera per le riprese dall’alto ed eravamo sorvolati da un drone, che ad un certo punto si è pure scontrato con un cavo della corrente, che riprendeva dall’alto tutta la Walk of Fame. L’ansia incominciava a salire e ogni volta che vedevamo che qualcuno ci stava inquadrando, salutavamo.
Verso le 18:30, il DJ, posto anche lui su una torretta, ha fatto partire la musica, segno che le star stavano incominciando ad arrivare, con “Here Comes The Sun“, seguita da “Sugar, Honey, Honey“, “My Cherie Amour“ e da molte altre. Gli schermi sulla Walk of Fame hanno incominciato a mostrare scene di film degli anni 60, in particolare quelli dell’attrice Sharon Tate, visto che è un personaggio del film (interpretato da Margot Robbie), e western.
Una delle prime star ad arrivare è stata la modella di Victoria’s Secret, Adriana Lima, con un vestito rosso. Mentre personaggi di Hollywood continuavano ad arrivare, noi cercavamo su internet chi ci sarebbe stato e, oltre agli attori protagonisti, abbiamo visto su Instagram che Vanessa Hudgens, protagonista di “High School Musical“, era appena arrivata sul Red Carpet.
Lei è stata l’unica che sapevamo fosse lì, tutti gli altri sarebbero stati una sorpresa. Non appena è passata davanti a noi, insieme al fidanzato Austin Butler (Charles “Tex“ Watson nel film), ho urlato “Vanessa!“, lei con una grandissimo sorriso e con i capelli che si muovevano proprio come in un film si è girata e ci ha salutati. Tutti noi stavamo per svenire, ancora ignari di quello che avremmo visto successivamente.
Subito dopo sono arrivate Maya Hawke (Linda Kasabian nel film di Tarantino), figlia di Uma Thurman, famosa per la terza stagione di “Stranger Things“ in cui interpreta Robin, che, nonostante un mio amico abbia urlato il suo nome, si è solo girata a guardarci e niente più, e Sofia Vergara, famosa per la sua parte in Modern Family, con il marito Joe Manganiello.
Quando è passata davanti a noi abbiamo urlato in coro il suo nome più volte, ma anche lei non si è girata; nonostante questo, siamo stati colpiti dalla sua bellezza. Poi sono passati Bruce Lowe con la moglie Sheryl Berkoff, blogger e youtuber americani, ma quelli che hanno destato di più il pubblico sono stati Chris Hemsworth con la moglie Elsa Pataky.
Lei è stata l’unica che sapevamo fosse lì, tutti gli altri sarebbero stati una sorpresa. Non appena è passata davanti a noi, insieme al fidanzato Austin Butler (Charles “Tex“ Watson nel film), ho urlato “Vanessa!“, lei con una grandissimo sorriso e con i capelli che si muovevano proprio come in un film si è girata e ci ha salutati. Tutti noi stavamo per svenire, ancora ignari di quello che avremmo visto successivamente.
Subito dopo sono arrivate Maya Hawke (Linda Kasabian nel film di Tarantino), figlia di Uma Thurman, famosa per la terza stagione di “Stranger Things“ in cui interpreta Robin, che, nonostante un mio amico abbia urlato il suo nome, si è solo girata a guardarci e niente più, e Sofia Vergara, famosa per la sua parte in Modern Family, con il marito Joe Manganiello.
Quando è passata davanti a noi abbiamo urlato in coro il suo nome più volte, ma anche lei non si è girata; nonostante questo, siamo stati colpiti dalla sua bellezza. Poi sono passati Bruce Lowe con la moglie Sheryl Berkoff, blogger e youtuber americani, ma quelli che hanno destato di più il pubblico sono stati Chris Hemsworth con la moglie Elsa Pataky.
Si sono dimostrati entrambi veramente gentili e hanno salutato il pubblico più volte. Poi i riflettori sono stati puntati su Travis Scott, famoso rapper americano, che è arrivato alla Premiere con la sua Ferrari targata “Flame1“, e che ha abbandonato l’evento dopo aver salutato alcuni amici.
Davanti al set del “Pussycat Theater“ si salutavano tantissimi volti noti dello spettacolo come Pierce Brosnan, Rumer Willis, figlia di Bruce Willis e attrice nel film, insieme alle sorelle e Andy Serkis, che noi, non ricordandoci il suo nome ma solo la parte che aveva interpretato ne “Il Signore Degli Anelli“, abbiamo chiamato urlando “Gollum“, cercando di attirare la sua attenzione. Dopo di loro è arrivato anche Bruce Dern (George Spahn nel film), veterano dei film di Tarantino e attore anche in questo, di cui abbiamo cercato di attirare l’attenzione, ma dati i suoi 83 anni probabilmente non ci ha neanche sentiti.
Dopo tutti gli invitati “normali“ è incominciato ad arrivare il cast principale: Margot Robbie, Brad Pitt, Leonardo DiCaprio e Quentin Tarantino. Tutti e 4 veramente belli anche dal vivo, o come li abbiamo definiti noi appena li abbiamo visti “dei gran fighi!”.
Margot Robbie è stata la prima ad arrivare e noi l’abbiamo riconosciuta grazie al suo bellissimo lungo vestito bianco, ci ha salutati in lontananza e poi l’abbiamo vista più da vicino quando entrava nel cinema per lo screening del film.
Brad Pitt, ha firmato un po’ di autografi, ma quando è arrivato ad esattamente 5 metri di distanza da noi è stato fermato dalle guardie del corpo perché non c’era più tempo, allora ci ha salutati, ci ha fatto segno che doveva andare via e quando ha visto che eravamo dispiaciuti, ha fatto un passo verso di noi, ma poi è stato nuovamente fermato e allora ha detto “sorry guys“ ed è andato a fare le interviste.
Quentin Tarantino è arrivato salutando tutti con grandissima enfasi e poi si è fatto riprendere dalla telecamera sul braccio meccanico mentre sparava per finta (questa clip è stata poi montata nel video della premiere).
Davanti al set del “Pussycat Theater“ si salutavano tantissimi volti noti dello spettacolo come Pierce Brosnan, Rumer Willis, figlia di Bruce Willis e attrice nel film, insieme alle sorelle e Andy Serkis, che noi, non ricordandoci il suo nome ma solo la parte che aveva interpretato ne “Il Signore Degli Anelli“, abbiamo chiamato urlando “Gollum“, cercando di attirare la sua attenzione. Dopo di loro è arrivato anche Bruce Dern (George Spahn nel film), veterano dei film di Tarantino e attore anche in questo, di cui abbiamo cercato di attirare l’attenzione, ma dati i suoi 83 anni probabilmente non ci ha neanche sentiti.
Dopo tutti gli invitati “normali“ è incominciato ad arrivare il cast principale: Margot Robbie, Brad Pitt, Leonardo DiCaprio e Quentin Tarantino. Tutti e 4 veramente belli anche dal vivo, o come li abbiamo definiti noi appena li abbiamo visti “dei gran fighi!”.
Margot Robbie è stata la prima ad arrivare e noi l’abbiamo riconosciuta grazie al suo bellissimo lungo vestito bianco, ci ha salutati in lontananza e poi l’abbiamo vista più da vicino quando entrava nel cinema per lo screening del film.
Brad Pitt, ha firmato un po’ di autografi, ma quando è arrivato ad esattamente 5 metri di distanza da noi è stato fermato dalle guardie del corpo perché non c’era più tempo, allora ci ha salutati, ci ha fatto segno che doveva andare via e quando ha visto che eravamo dispiaciuti, ha fatto un passo verso di noi, ma poi è stato nuovamente fermato e allora ha detto “sorry guys“ ed è andato a fare le interviste.
Quentin Tarantino è arrivato salutando tutti con grandissima enfasi e poi si è fatto riprendere dalla telecamera sul braccio meccanico mentre sparava per finta (questa clip è stata poi montata nel video della premiere).
Il migliore di tutti è stato Leonardo DiCaprio: quando abbiamo visto che si stava avvicinando a noi sulle note di “Good Thing“ stavamo impazzendo. È arrivato con un sorriso che ispirava amichevolezza, ha preso il telefono del mio amico, si è fatto un selfie di gruppo con me e con altri 3 amici, ci ha ridato il telefono dicendo “here you are“ e poi si è avvicinato a me. Ansia. Gioa. Stupore.
Avevo il mio attore preferito davanti a me, che mi guardava. Ha preso il foglio che avevo in mano, mi ha fatto l’autografo sempre con un gran sorriso sulla faccia. Non appena mi ha ridato il foglio firmato io gli ho chiesto “Can I shake your hand?“ (posso stringerti la mano?) e lui, stupito e contento, nonostante avesse una mano occupata con il pennarello, mi ha dato l’altra e me l’ha stretta (se vi state chiedendo come sia, è un po’ ruvida e calda) e poi ha cambiato espressione sul volto, probabilmente era colpito che un fan, oltre a chiedergli l’autografo, abbia voluto dimostragli riconoscenza per tutto, non solo per quello che aveva fatto lì, stringendogli la mano. Io gli ho detto “Thank you“, lui ha sorriso ed è andato avanti a fare gli autografi alle altre tre mie amiche.
Avevo il mio attore preferito davanti a me, che mi guardava. Ha preso il foglio che avevo in mano, mi ha fatto l’autografo sempre con un gran sorriso sulla faccia. Non appena mi ha ridato il foglio firmato io gli ho chiesto “Can I shake your hand?“ (posso stringerti la mano?) e lui, stupito e contento, nonostante avesse una mano occupata con il pennarello, mi ha dato l’altra e me l’ha stretta (se vi state chiedendo come sia, è un po’ ruvida e calda) e poi ha cambiato espressione sul volto, probabilmente era colpito che un fan, oltre a chiedergli l’autografo, abbia voluto dimostragli riconoscenza per tutto, non solo per quello che aveva fatto lì, stringendogli la mano. Io gli ho detto “Thank you“, lui ha sorriso ed è andato avanti a fare gli autografi alle altre tre mie amiche.
Dopo di lui, tra gli ultimi invitati, sono arrivati sul Red Carpet Britney Spears e Snoop Dogg di cui abbiamo cercato di attirare l’attenzione ma lui stava facendo delle riprese per la “documentazione“ della premiere. Molti sono gli attori che abbiamo visto di sfuggita vista la grande quantità di gente che continuava a passare: Margaret Qualley (Pussycat nel film), Timothy Olyphant (James Stacy nel film), Mike Moh (Bruce Lee nel film), Damon Herriman (Charles Manson nel film) e tantissimi altri.
Verso le 20:00 tutti entravano nel cinema per la proiezione, noi siamo stati lì finchè tutti fossero entrati e poi siamo andati a cena da Starbucks. Mi sono preso il mio Frappuccino alla vaniglia, ho chiamato i miei genitori svegliandoli visto che in Italia erano le 5 del mattino, ho raccontato che avevo appena conosciuto DiCaprio, e poi mi sono messo a piangere per la gioia, perché avevo realizzato il mio sogno di vedere questi attori e di essere stato alla premiere di questo film, che io ho atteso per più di un anno.
Ci sarebbe molto altro da dire ma poi non sarebbe più un articolo ma un romanzo.
Vorrei ringraziare i miei compagni di avventura: Stefania Mastrantonio, Giulia Amabile, Oscar Brega, Victoria Caruso, Camilla Cecchetti e Alessia Covello.
Copyright Alberto Invernizzi
Verso le 20:00 tutti entravano nel cinema per la proiezione, noi siamo stati lì finchè tutti fossero entrati e poi siamo andati a cena da Starbucks. Mi sono preso il mio Frappuccino alla vaniglia, ho chiamato i miei genitori svegliandoli visto che in Italia erano le 5 del mattino, ho raccontato che avevo appena conosciuto DiCaprio, e poi mi sono messo a piangere per la gioia, perché avevo realizzato il mio sogno di vedere questi attori e di essere stato alla premiere di questo film, che io ho atteso per più di un anno.
Ci sarebbe molto altro da dire ma poi non sarebbe più un articolo ma un romanzo.
Vorrei ringraziare i miei compagni di avventura: Stefania Mastrantonio, Giulia Amabile, Oscar Brega, Victoria Caruso, Camilla Cecchetti e Alessia Covello.
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