Basato su una storia vera, il film segue le vicende di Stone, che, corsa dopo corsa, diventa talmente bravo che il volume di carico trasportato aumenta sempre di più e di conseguenza anche la ricompensa.
Galliate, 20 febbraio 2019
Dopo 7 anni di assenza dal grande schermo come attore, Clint Eastwood torna nelle sale con “Il corriere - The Mule“.
La pellicola, di cui Eastwood è sia regista che produttore, lo vede nei panni di Earl Stone, un uomo costretto a chiudere la sua attività imprenditoriale per la mancanza di soldi e che, per guadagnare qualcosa, accetta un lavoro per il quale è richiesta unicamente l'abilità di guidare una macchina, diventando, a sua insaputa, il corriere della droga di un cartello messicano.
Basato su una storia vera, il film segue le vicende di Stone, che, corsa dopo corsa, diventa talmente bravo che il volume di carico trasportato aumenta sempre di più e di conseguenza anche la ricompensa.
Questo traffico, però, non passa inosservato all’agente della DEA, l’agenzia federale antidroga statunitense, Colin Bates (Bradley Cooper), che tiene al centro delle sue indagini questo “mulo“ della droga.
Eastwood ha 88 anni ma, nonostante l’aspetto un po' diverso, non sembra per nulla cambiato, è ironico, elegante, furbo, coraggioso e intraprendente; mette tutto sé stesso nel personaggio di Earl Stone, che nella realtà si chiama Leo Sharp, aggiungendoci quella grinta e tenacia tipiche di “Gran Torino“ e de “Il buono, il brutto, il cattivo“.
Non sarà una delle interpretazioni migliori della sua carriera, ma è la dimostrazione della sua bravura come attore, che è proprio data dall’essere il protagonista, quasi sempre in scena, di un film di poco meno di due ore; ma non è un protagonista qualunque, è un corriere di droga. Non a caso è uno dei “pilastri“ della cinematografia mondiale.
L’interpretazione di Bradley Cooper è una delle meno coinvolgenti dei suoi ultimi film, appare inoltre quasi eclissata da quella di Eastwood tanto da passare inosservata. Nel cast è presente anche Alison Eastwood, figlia di Clint, che nel film interpreta proprio la figlia di Stone.
Tutto il film gioca sul tema del tempo: sono continui i riferimenti alle decisioni prese in passato e alle conseguenze nel presente. Anche il protagonista è ben consapevole che ormai non gli resta molta strada da fare nella vita e per questo motivo è disposto a tutto. Eastwood approfitta della percezione dell'anzianità per rendere invincibile e insospettabile il suo corriere.
La sceneggiatura è caratterizzata da molta semplicità e per questo motivo, in alcuni momenti, risulta troppo lenta o ripetitiva; sono comunque presenti colpi di scena, scene di suspense e di azione.
Il film risulta quindi abbastanza godibile.
A 10 giorni dall’uscita la pellicola ha incassato 4.465.950 euro.
https://www.youtube.com/watch?v=4W9rnhhZjs4
Il trailer del film (Copyright Warner Bros.)
Copyright Alberto Invernizzi
Dopo 7 anni di assenza dal grande schermo come attore, Clint Eastwood torna nelle sale con “Il corriere - The Mule“.
La pellicola, di cui Eastwood è sia regista che produttore, lo vede nei panni di Earl Stone, un uomo costretto a chiudere la sua attività imprenditoriale per la mancanza di soldi e che, per guadagnare qualcosa, accetta un lavoro per il quale è richiesta unicamente l'abilità di guidare una macchina, diventando, a sua insaputa, il corriere della droga di un cartello messicano.
Basato su una storia vera, il film segue le vicende di Stone, che, corsa dopo corsa, diventa talmente bravo che il volume di carico trasportato aumenta sempre di più e di conseguenza anche la ricompensa.
Questo traffico, però, non passa inosservato all’agente della DEA, l’agenzia federale antidroga statunitense, Colin Bates (Bradley Cooper), che tiene al centro delle sue indagini questo “mulo“ della droga.
Eastwood ha 88 anni ma, nonostante l’aspetto un po' diverso, non sembra per nulla cambiato, è ironico, elegante, furbo, coraggioso e intraprendente; mette tutto sé stesso nel personaggio di Earl Stone, che nella realtà si chiama Leo Sharp, aggiungendoci quella grinta e tenacia tipiche di “Gran Torino“ e de “Il buono, il brutto, il cattivo“.
Non sarà una delle interpretazioni migliori della sua carriera, ma è la dimostrazione della sua bravura come attore, che è proprio data dall’essere il protagonista, quasi sempre in scena, di un film di poco meno di due ore; ma non è un protagonista qualunque, è un corriere di droga. Non a caso è uno dei “pilastri“ della cinematografia mondiale.
L’interpretazione di Bradley Cooper è una delle meno coinvolgenti dei suoi ultimi film, appare inoltre quasi eclissata da quella di Eastwood tanto da passare inosservata. Nel cast è presente anche Alison Eastwood, figlia di Clint, che nel film interpreta proprio la figlia di Stone.
Tutto il film gioca sul tema del tempo: sono continui i riferimenti alle decisioni prese in passato e alle conseguenze nel presente. Anche il protagonista è ben consapevole che ormai non gli resta molta strada da fare nella vita e per questo motivo è disposto a tutto. Eastwood approfitta della percezione dell'anzianità per rendere invincibile e insospettabile il suo corriere.
La sceneggiatura è caratterizzata da molta semplicità e per questo motivo, in alcuni momenti, risulta troppo lenta o ripetitiva; sono comunque presenti colpi di scena, scene di suspense e di azione.
Il film risulta quindi abbastanza godibile.
A 10 giorni dall’uscita la pellicola ha incassato 4.465.950 euro.
https://www.youtube.com/watch?v=4W9rnhhZjs4
Il trailer del film (Copyright Warner Bros.)
Copyright Alberto Invernizzi