Il film, al giorno 16 settembre, ha incassato € 540.237 ed è stato premiato anche al Toronto International Film Festival nella sezione Platform.
Galliate, 18 settembre 2019
Dopo essere stato presentato in anteprima mondiale alla 76ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, “Martin Eden” arriva nelle sale italiane posizionandosi al quinto posto al Box Office italiano.
Il film, diretto da Pietro Marcello e tratto dall’omonimo romanzo del 1909 di Jack London, racconta la storia di un giovane marinaio, Martin Eden (Luca Marinelli), che si innamora di Elena (Jessica Cressy), una ragazza di famiglia borghese. Sarà proprio lei, grazie alla sua istruzione, ad introdurre Martin al piacere della lettura; questa passione farà presto nascere in lui il desiderio di diventare scrittore, che lui inseguirà affrontando tutti gli ostacoli causati dalla propria umile origine e dalla mancata preparazione scolastica.
Nel corso della sua formazione verrà influenzato dall’intellettuale Russ Brissenden (Carlo Cecchi), che lo avvicinerà ai circoli socialisti, portandolo in conflitto con il mondo borghese di Elena.
La colonna portante di questo film è la performance di Luca Marinelli che gli è valsa la vittoria della Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile a Venezia: quest’attore è in grado di passare dal dialetto napoletano all’italiano aulico e al francese di continuo; è stato perfettamente in grado di rappresentare la crescita, sia interiore che esteriore, di Martin Eden, che da ignorante marinaio è diventato un acclamato scrittore.
Se ad interpretare questo personaggio fosse stato qualcun altro, molto probabilmente il film non sarebbe stato in grado di trasmettere le stesse emozioni.
La trasposizione cinematografica di questo romanzo anti-borghese viene trattata da Marcello in un modo davvero innovativo: innanzitutto ha deciso di ambientare la storia a Napoli e non in California come nel libro, molto probabilmente per omaggiare la zona a lui molto cara; ha poi preferito puntare su pochi ma incisivi dialoghi, dando più spazio alle riprese per sottolineare i caratteri dei personaggi.
Molte scene del film sono intervallate da immagini e materiale d’archivio dell’Italia del XX secolo (barche che navigano, una famiglia con i propri figli, lavoratori, bambini) che spesso coincidono con i sogni di Martin e che sembrano il tentativo del regista di voler intrecciare alla storia di un singolo uomo quella di un’intera nazione e di evocare un’epoca che è ormai lontana.
Dopo essere stato presentato in anteprima mondiale alla 76ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, “Martin Eden” arriva nelle sale italiane posizionandosi al quinto posto al Box Office italiano.
Il film, diretto da Pietro Marcello e tratto dall’omonimo romanzo del 1909 di Jack London, racconta la storia di un giovane marinaio, Martin Eden (Luca Marinelli), che si innamora di Elena (Jessica Cressy), una ragazza di famiglia borghese. Sarà proprio lei, grazie alla sua istruzione, ad introdurre Martin al piacere della lettura; questa passione farà presto nascere in lui il desiderio di diventare scrittore, che lui inseguirà affrontando tutti gli ostacoli causati dalla propria umile origine e dalla mancata preparazione scolastica.
Nel corso della sua formazione verrà influenzato dall’intellettuale Russ Brissenden (Carlo Cecchi), che lo avvicinerà ai circoli socialisti, portandolo in conflitto con il mondo borghese di Elena.
La colonna portante di questo film è la performance di Luca Marinelli che gli è valsa la vittoria della Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile a Venezia: quest’attore è in grado di passare dal dialetto napoletano all’italiano aulico e al francese di continuo; è stato perfettamente in grado di rappresentare la crescita, sia interiore che esteriore, di Martin Eden, che da ignorante marinaio è diventato un acclamato scrittore.
Se ad interpretare questo personaggio fosse stato qualcun altro, molto probabilmente il film non sarebbe stato in grado di trasmettere le stesse emozioni.
La trasposizione cinematografica di questo romanzo anti-borghese viene trattata da Marcello in un modo davvero innovativo: innanzitutto ha deciso di ambientare la storia a Napoli e non in California come nel libro, molto probabilmente per omaggiare la zona a lui molto cara; ha poi preferito puntare su pochi ma incisivi dialoghi, dando più spazio alle riprese per sottolineare i caratteri dei personaggi.
Molte scene del film sono intervallate da immagini e materiale d’archivio dell’Italia del XX secolo (barche che navigano, una famiglia con i propri figli, lavoratori, bambini) che spesso coincidono con i sogni di Martin e che sembrano il tentativo del regista di voler intrecciare alla storia di un singolo uomo quella di un’intera nazione e di evocare un’epoca che è ormai lontana.
Essendo un film che vuole far riflettere lo spettatore, viene data meno importanza all’intrattenimento, e, per questo, in alcuni momenti risulta lento.
Il film, al giorno 16 settembre, ha incassato € 540.237 ed è stato premiato anche al Toronto International Film Festival nella sezione Platform.
https://www.youtube.com/watch?v=uXGFGTf6sfg
Il trailer del film (Copyright 01 Distribution)
Copyright Alberto Invernizzi