Il film è 7° in classifica al Box Office e il 10 giugno ha incassato € 31.492,00.
Galliate, 13 giugno 2019
“Rocketman“ racconta la straordinaria storia della nascita di una delle superstar più iconiche della storia della musica, Reginald Dwight, meglio conosciuto come Sir Elton John (Taron Egerton).
Il film vede un cast d’eccezione: Bryce Dallas Howard nei panni di Sheila Farebrother, madre di Elton, Jamie Bell nel ruolo di Bernie Taupin, paroliere del cantante, e Richard Madden che interpreta il suo primo manager.
Ma l’interpretazione di Taron Egerton è qualcosa di sensazionale, non solo canta lui stesso per la maggior parte del film, ma ha anche imparato a suonare il piano, anche se in un’intervista ha scherzato affermando che non riuscirà mai a farlo bene quanto il vero Elton John.
Il modo in cui domina la scena, indossando stravaganti vestiti fedeli a quelli indossati durante gli originali concerti, è quasi paragonabile a quello di Rami Malek in “Bohemian Rhapsody“, in cui interpreta Freddie Mercury. Questo non stupisce perché il regista del film, Dexter Fletcher, è lo stesso che sostituì Bryan Singer sul set del film dei Queen.
Le differenze tra le due pellicole non sono però poche: se infatti il biopic sulla band inglese era strutturato come un normale susseguirsi di eventi, quello su Elton John è un musical, in cui gli sketch musicali si alternano a scene di pura immaginazione, che hanno lo scopo di far vivere i vari momenti come se li stessimo guardando dagli occhi del cantante.
Forse “Rocketman“, per il modo in cui è diretto, azzarda di più rispetto a “Bohemian Rhapsody“, ma così facendo sbaglia per eccesso di energia con cui viene narrata la storia.
Dal momento che è dedicato ad un cantante ancora in vita, il film risulta a volte troppo celebrativo, anche se non mancano i problemi dovuti alla droga e all’alcol.
Un fantastico lavoro è stato svolto dai truccatori del film che hanno fatto in modo che Egerton assomigliasse il più possibile a un giovane Reginald Dwight prima e ad un maturo Elton John dopo.
Nonostante alcuni difetti, il risultato di “Rocketman“ è davvero sorprendente, tanto che per il il biopic sul cantante inglese, già candidato al festival di Cannes del mese scorso per la Queer Palm (premio assegnato ai film a tematica LGBT), si prospetta sicuramente una lunga scalata dei premi cinematografici più ambiti, fino forse arrivare agli Oscar.
Il film è 7° in classifica al Box Office e il 10 giugno ha incassato € 31.492,00.
https://www.youtube.com/watch?v=BImh_F14iiQ
Il trailer del film (Copyright Paramount Pictures, 20th Century Fox)
Copyright Alberto Invernizzi
“Rocketman“ racconta la straordinaria storia della nascita di una delle superstar più iconiche della storia della musica, Reginald Dwight, meglio conosciuto come Sir Elton John (Taron Egerton).
Il film vede un cast d’eccezione: Bryce Dallas Howard nei panni di Sheila Farebrother, madre di Elton, Jamie Bell nel ruolo di Bernie Taupin, paroliere del cantante, e Richard Madden che interpreta il suo primo manager.
Ma l’interpretazione di Taron Egerton è qualcosa di sensazionale, non solo canta lui stesso per la maggior parte del film, ma ha anche imparato a suonare il piano, anche se in un’intervista ha scherzato affermando che non riuscirà mai a farlo bene quanto il vero Elton John.
Il modo in cui domina la scena, indossando stravaganti vestiti fedeli a quelli indossati durante gli originali concerti, è quasi paragonabile a quello di Rami Malek in “Bohemian Rhapsody“, in cui interpreta Freddie Mercury. Questo non stupisce perché il regista del film, Dexter Fletcher, è lo stesso che sostituì Bryan Singer sul set del film dei Queen.
Le differenze tra le due pellicole non sono però poche: se infatti il biopic sulla band inglese era strutturato come un normale susseguirsi di eventi, quello su Elton John è un musical, in cui gli sketch musicali si alternano a scene di pura immaginazione, che hanno lo scopo di far vivere i vari momenti come se li stessimo guardando dagli occhi del cantante.
Forse “Rocketman“, per il modo in cui è diretto, azzarda di più rispetto a “Bohemian Rhapsody“, ma così facendo sbaglia per eccesso di energia con cui viene narrata la storia.
Dal momento che è dedicato ad un cantante ancora in vita, il film risulta a volte troppo celebrativo, anche se non mancano i problemi dovuti alla droga e all’alcol.
Un fantastico lavoro è stato svolto dai truccatori del film che hanno fatto in modo che Egerton assomigliasse il più possibile a un giovane Reginald Dwight prima e ad un maturo Elton John dopo.
Nonostante alcuni difetti, il risultato di “Rocketman“ è davvero sorprendente, tanto che per il il biopic sul cantante inglese, già candidato al festival di Cannes del mese scorso per la Queer Palm (premio assegnato ai film a tematica LGBT), si prospetta sicuramente una lunga scalata dei premi cinematografici più ambiti, fino forse arrivare agli Oscar.
Il film è 7° in classifica al Box Office e il 10 giugno ha incassato € 31.492,00.
https://www.youtube.com/watch?v=BImh_F14iiQ
Il trailer del film (Copyright Paramount Pictures, 20th Century Fox)
Copyright Alberto Invernizzi