Una storia di famiglia iperviolenta in salsa supereroistica.
La locandina del film (copyright immagine locandina Donners' Company, Kinberg Genre, Marvel Entertainment, 20th Century Fox)
Novara, 18 Maggio 2018
Deadpool è un mercenario che uccide per soldi e la sua vita sembra migliorare a vista d’occhio. Questo finché un fatto sconvolgente lo metterà contro il viaggiatore temporale Cable, costringendolo a difendere, per la prima volta, qualcuno al di fuori di se stesso e della donna che ama.
David Leitch (regista di John Wick e Atomica Bionda) porta in scena un film che riesce a distaccarsi dal primo capitolo rimanendone però fedele nel timbro e nell’ottima esecuzione delle scene action. I personaggi sono coreografati e funzionano tutti senza intoppi, merito anche di una buona scrittura.
Rhett Reese, Paul Wernick e Ryan Reynolds riescono a scrivere una sceneggiatura che si discosta nettamente dal primo film. Mentre in quest’ultimo il tema portante era la vendetta, ora è la crescita. Deadpool si trova a proteggere un ragazzino e a dover combattere in squadra, un mix che lo porterà a conoscere il significato della parola: famiglia.
L’alchimia tra i vari personaggi è buona e, a parte qualche piccola incertezza, hanno tutti un ruolo preciso e ognuno fa la sua parte. Le battute sono divertenti e in pieno spirito con i personaggi.
L’unica pecca arriva nelle scene post credits che, benché siano esilaranti, mostrano un particolare che potrebbe rendere vana una buona sceneggiatura.
Le musiche di Tyler Bates (300 e Watchmen) si sposano a meraviglia con il dinamismo, a tratti sfrenato e violento, della pellicola. Anche la scelta di pezzi musicali famosi è pienamente contestualizzata e mai scostante.
In generale un buon film e un ottimo secondo episodio, che sa intrattenere sia chi ha letto i fumetti sia chi conosce solo la versione cinematografica dei personaggi coinvolti.
Deadpool è un mercenario che uccide per soldi e la sua vita sembra migliorare a vista d’occhio. Questo finché un fatto sconvolgente lo metterà contro il viaggiatore temporale Cable, costringendolo a difendere, per la prima volta, qualcuno al di fuori di se stesso e della donna che ama.
David Leitch (regista di John Wick e Atomica Bionda) porta in scena un film che riesce a distaccarsi dal primo capitolo rimanendone però fedele nel timbro e nell’ottima esecuzione delle scene action. I personaggi sono coreografati e funzionano tutti senza intoppi, merito anche di una buona scrittura.
Rhett Reese, Paul Wernick e Ryan Reynolds riescono a scrivere una sceneggiatura che si discosta nettamente dal primo film. Mentre in quest’ultimo il tema portante era la vendetta, ora è la crescita. Deadpool si trova a proteggere un ragazzino e a dover combattere in squadra, un mix che lo porterà a conoscere il significato della parola: famiglia.
L’alchimia tra i vari personaggi è buona e, a parte qualche piccola incertezza, hanno tutti un ruolo preciso e ognuno fa la sua parte. Le battute sono divertenti e in pieno spirito con i personaggi.
L’unica pecca arriva nelle scene post credits che, benché siano esilaranti, mostrano un particolare che potrebbe rendere vana una buona sceneggiatura.
Le musiche di Tyler Bates (300 e Watchmen) si sposano a meraviglia con il dinamismo, a tratti sfrenato e violento, della pellicola. Anche la scelta di pezzi musicali famosi è pienamente contestualizzata e mai scostante.
In generale un buon film e un ottimo secondo episodio, che sa intrattenere sia chi ha letto i fumetti sia chi conosce solo la versione cinematografica dei personaggi coinvolti.
Il trailer del film (copyright Donners' Company, Kinberg Genre, Marvel Entertainment, 20th Century Fox)
Copyright Ivan Pelizzari