I primi dirigenti della Boxe novarese sono stati gli stessi della "Pro Novara".
Novara, 28 aprile 2016
La Novara Boxe nasce intorno al 1924 con una grande riunione al teatro Faraggiana, organizzata dalla Società Ginnastica “Pro Novara”. Protagonisti alcuni grandi campioni del tempo: il massimo Erminio Spalla, il welter Mario Bosisio, il mosca Domenico Bernasconi.
Primi dirigenti della Boxe novarese sono gli stessi della “Pro Novara”.
Primi dilettanti e atleti: Giovanni Caimo, Virgilio Congo, Pierino Biscaldi, Pietro Marchisio (anche istruttore).
Pierino Biscaldi (1905-1993), mediomassimo, primo pugile di livello nazionale. Sfiora nel 1928 la convocazione per le Olimpiadi di Amsterdam, dopo una cinquantina di combattimenti quasi tutti vittoriosi.
Diventa istruttore e arbitro. Sotto le sue sapienti mani imparano il mestiere campioni come Laria, Giannelli, Bellon, Rizzotti, Carutti, Sguaita, Locatelli e poi l'olimpionico Pinto.
Giuseppe Laria, detto “Pucia”, di Cerano, è il primo novarese a diventare campione italiano fra i dilettanti nei pesi massimi, 1932 a Roma. Lo stesso Laria sarà poi secondo ai campionati italiani dilettanti del 1933 (battuto da Caponi) e del 1934 (battuto da Sarruggia).
Negli anni Quaranta arrivano a Novara treamosi pugili: il veneto Zorzenone (già campione italiano medi 1938 a Parma, e il frusinate Bruno Quadrini, già campione europeo e italiano dei piuma; e poi il calabrese Nino Morabito, già campione italiano mosca, fra i dilettanti nel 1937.
Intanto a Novara dal 1938 è scelto come podestà (sindaco) il conte Gerardo Leonardi di Villacortese, nobile di Gattico molto appassionato di boxe. Più volte accompagnatore ufficiale della Nazionale italiana di boxe, ai mondiali e alle Olimpiadi di Berlino 1936.
Sarà proprio Leonardi a dare grande impulso alla boxe novarese facendo fruttare la passione dell'antiquario Giuseppe Rizzotti, di Giuseppe Airoldi, Angelo Mandelli, Ettore Ciocca, Carlo Colombo e altri sportivi del tempo.
Nel 1940, addirittura, il podestà Leonardu organizza al teatro Faraggiana di Novara i campionati italiani dilettanti con la partecipazione di un centinaio di pugili fra cui i novaresi Lonetti, Zorzenone e Locatelli.
Nel 1942, il fortissimo squadrone della “Novara Boxe”, intitolata a Carlo Ravetto, giovane martire del fascismo, si laurea addirittura campione italiano a squadre superando dieci società di tutta Italia in un torneo avvincente con gare di andata e ritorno.
La “Carlo Ravetto” vince il trofeo Bruno Mussolini, figlio del Duce scomparso in un incidente aereo, con pugili come Giannelli, Bellon, Fusaro, Fossati, Merelli, Grosso, Manna, Milan, De Rosa, alcuni dei quali stavano svolgendo il servizio militare a Novara e a Cameri.
La stessa “Carlo Ravetto” partecipa al trofeo Bruno Mussolini 1943 senza brillare, causa i molti cambiamenti nell'organico, determinato dalle vicende belliche.
1944: a Novara si riesce ad organizzare un'edizione straordinaria dei campionati italiani dilettanti con successi dei pugili novaresi EMILIO LUBERTI nei pesi welter e GAUDENZIO CARUTTI nei pesi mosca. La manifestazione è frequentata da ben 54 pugili.
Intanto il novarese adottato NINO MORABITO conquista a Roma, il 23 maggio 1943, il titolo italiano assoluto dei pesi mosca superando in 12 riprese il romano Otello Belardinelli. Difenderà vittoriosamente il suo titolo il 21 luglio del 1944 a Fiume pareggiando con l'olimpionico Ulderico Sergo.
21 maggio 1944: grande riunione di boxe allo stadio comunale di Novara imperniata sul “clou”GINO BONDAVALLI, reggiano, pluricampione in diverse categorie sia europeo che italiano, e NINO MORABITO. Incontro valido per il titolo europeo e italiano dei pesi gallo. Pareggio equo e titoli che rimangono nelle mani del fuoriclasse Bondavalli.
Nino Morabito perderà il titolo dei mosca nel dicembre del 1945 a Sassari contro Gavino Matta.
Dopo la guerra, l'attività riprende impetuosa a partire da giugno 1945, con la rinnovata Novara Boxe che si allena in diverse palestre cittadine (soprattutto all'Istituto Galileo Ferraris) e nei circoli dopolavoristici. Il maestro è l'eterno Pierino Biscaldi, il vero “papà” della boxe novarese.
I pugili del dopoguerra sono molti: Carutti, Luberti, Giannelli (che poi si sposerà e si trasferirà a Milano), Morabito poi trasferitosi a Torino, Rizzotti, Sguaita...
Intensa l'attività professionistica di Nazareno Giannelli che raggiunge i titoli italiano ed europeo dei pesi mosca; di Gaudenzio Carutti, protagonista anche di un avventuroso incontro in Venezuela; di Cecco Rizzotti fortissimo welter che arriva fino alle soglie del titolo italiano; di Gino Sguaita che incontra fra i “pro” tutti i migliori pesi “gallo”.
Gareggiano anche tanti dilettanti come Camillo Carmagnola, Giuseppe Pieropan, Mario Motta, Claudio Diana, e soprattutto Guido Locatelli che vince una bella serie di incontri fra i “pro” diventando l'aspirante al titolo di Burruni. Una bruciante sconfitta con il fuoriclasse argentino Ernesto Miranda tronca la promettente carriera di Locatelli.
Molte le riunioni disputate a Novara negli anni 50 e 60: nel salone sotterraneo del cinema Vittoria,alla pista dell'hockey, nel cortile del Broletto, al teatro Faraggiana.... Pubblico sempre foltissimo.
Viene a galla un peso massimo di Cameri di sicuro valore, Bonino Allevi che si batte con i migliori italiani e si esibisce spesso anche all'estero con buoni esiti. Alla fine Allevi totalizzerà 45 match e con sei sconfitte soltanto.
Altri nomi di pugili degli anni Sessanta e Settanta: Francesco Spina, Pier Angelo Laria (figlio di Giuseppe), Adriano Toninelli, Giorgio Merlin (che diventerà apprezzato professionista).
Pugili dilettanti del tempo: Paravati, Finotti, Bergamini, Arcuri, Orsina, Padalino, Serramondi, Manno, Pizzata, Guerra, Barion, Rizzotti jr, Navalla..... Qualcuno di questi tenterà anche il passaggio al professionismo.
Copyright A.S.D. Novara Boxe
La Novara Boxe nasce intorno al 1924 con una grande riunione al teatro Faraggiana, organizzata dalla Società Ginnastica “Pro Novara”. Protagonisti alcuni grandi campioni del tempo: il massimo Erminio Spalla, il welter Mario Bosisio, il mosca Domenico Bernasconi.
Primi dirigenti della Boxe novarese sono gli stessi della “Pro Novara”.
Primi dilettanti e atleti: Giovanni Caimo, Virgilio Congo, Pierino Biscaldi, Pietro Marchisio (anche istruttore).
Pierino Biscaldi (1905-1993), mediomassimo, primo pugile di livello nazionale. Sfiora nel 1928 la convocazione per le Olimpiadi di Amsterdam, dopo una cinquantina di combattimenti quasi tutti vittoriosi.
Diventa istruttore e arbitro. Sotto le sue sapienti mani imparano il mestiere campioni come Laria, Giannelli, Bellon, Rizzotti, Carutti, Sguaita, Locatelli e poi l'olimpionico Pinto.
Giuseppe Laria, detto “Pucia”, di Cerano, è il primo novarese a diventare campione italiano fra i dilettanti nei pesi massimi, 1932 a Roma. Lo stesso Laria sarà poi secondo ai campionati italiani dilettanti del 1933 (battuto da Caponi) e del 1934 (battuto da Sarruggia).
Negli anni Quaranta arrivano a Novara treamosi pugili: il veneto Zorzenone (già campione italiano medi 1938 a Parma, e il frusinate Bruno Quadrini, già campione europeo e italiano dei piuma; e poi il calabrese Nino Morabito, già campione italiano mosca, fra i dilettanti nel 1937.
Intanto a Novara dal 1938 è scelto come podestà (sindaco) il conte Gerardo Leonardi di Villacortese, nobile di Gattico molto appassionato di boxe. Più volte accompagnatore ufficiale della Nazionale italiana di boxe, ai mondiali e alle Olimpiadi di Berlino 1936.
Sarà proprio Leonardi a dare grande impulso alla boxe novarese facendo fruttare la passione dell'antiquario Giuseppe Rizzotti, di Giuseppe Airoldi, Angelo Mandelli, Ettore Ciocca, Carlo Colombo e altri sportivi del tempo.
Nel 1940, addirittura, il podestà Leonardu organizza al teatro Faraggiana di Novara i campionati italiani dilettanti con la partecipazione di un centinaio di pugili fra cui i novaresi Lonetti, Zorzenone e Locatelli.
Nel 1942, il fortissimo squadrone della “Novara Boxe”, intitolata a Carlo Ravetto, giovane martire del fascismo, si laurea addirittura campione italiano a squadre superando dieci società di tutta Italia in un torneo avvincente con gare di andata e ritorno.
La “Carlo Ravetto” vince il trofeo Bruno Mussolini, figlio del Duce scomparso in un incidente aereo, con pugili come Giannelli, Bellon, Fusaro, Fossati, Merelli, Grosso, Manna, Milan, De Rosa, alcuni dei quali stavano svolgendo il servizio militare a Novara e a Cameri.
La stessa “Carlo Ravetto” partecipa al trofeo Bruno Mussolini 1943 senza brillare, causa i molti cambiamenti nell'organico, determinato dalle vicende belliche.
1944: a Novara si riesce ad organizzare un'edizione straordinaria dei campionati italiani dilettanti con successi dei pugili novaresi EMILIO LUBERTI nei pesi welter e GAUDENZIO CARUTTI nei pesi mosca. La manifestazione è frequentata da ben 54 pugili.
Intanto il novarese adottato NINO MORABITO conquista a Roma, il 23 maggio 1943, il titolo italiano assoluto dei pesi mosca superando in 12 riprese il romano Otello Belardinelli. Difenderà vittoriosamente il suo titolo il 21 luglio del 1944 a Fiume pareggiando con l'olimpionico Ulderico Sergo.
21 maggio 1944: grande riunione di boxe allo stadio comunale di Novara imperniata sul “clou”GINO BONDAVALLI, reggiano, pluricampione in diverse categorie sia europeo che italiano, e NINO MORABITO. Incontro valido per il titolo europeo e italiano dei pesi gallo. Pareggio equo e titoli che rimangono nelle mani del fuoriclasse Bondavalli.
Nino Morabito perderà il titolo dei mosca nel dicembre del 1945 a Sassari contro Gavino Matta.
Dopo la guerra, l'attività riprende impetuosa a partire da giugno 1945, con la rinnovata Novara Boxe che si allena in diverse palestre cittadine (soprattutto all'Istituto Galileo Ferraris) e nei circoli dopolavoristici. Il maestro è l'eterno Pierino Biscaldi, il vero “papà” della boxe novarese.
I pugili del dopoguerra sono molti: Carutti, Luberti, Giannelli (che poi si sposerà e si trasferirà a Milano), Morabito poi trasferitosi a Torino, Rizzotti, Sguaita...
Intensa l'attività professionistica di Nazareno Giannelli che raggiunge i titoli italiano ed europeo dei pesi mosca; di Gaudenzio Carutti, protagonista anche di un avventuroso incontro in Venezuela; di Cecco Rizzotti fortissimo welter che arriva fino alle soglie del titolo italiano; di Gino Sguaita che incontra fra i “pro” tutti i migliori pesi “gallo”.
Gareggiano anche tanti dilettanti come Camillo Carmagnola, Giuseppe Pieropan, Mario Motta, Claudio Diana, e soprattutto Guido Locatelli che vince una bella serie di incontri fra i “pro” diventando l'aspirante al titolo di Burruni. Una bruciante sconfitta con il fuoriclasse argentino Ernesto Miranda tronca la promettente carriera di Locatelli.
Molte le riunioni disputate a Novara negli anni 50 e 60: nel salone sotterraneo del cinema Vittoria,alla pista dell'hockey, nel cortile del Broletto, al teatro Faraggiana.... Pubblico sempre foltissimo.
Viene a galla un peso massimo di Cameri di sicuro valore, Bonino Allevi che si batte con i migliori italiani e si esibisce spesso anche all'estero con buoni esiti. Alla fine Allevi totalizzerà 45 match e con sei sconfitte soltanto.
Altri nomi di pugili degli anni Sessanta e Settanta: Francesco Spina, Pier Angelo Laria (figlio di Giuseppe), Adriano Toninelli, Giorgio Merlin (che diventerà apprezzato professionista).
Pugili dilettanti del tempo: Paravati, Finotti, Bergamini, Arcuri, Orsina, Padalino, Serramondi, Manno, Pizzata, Guerra, Barion, Rizzotti jr, Navalla..... Qualcuno di questi tenterà anche il passaggio al professionismo.
Copyright A.S.D. Novara Boxe