Medico ubriaco al Pronto Soccorso
Novara 1 marzo 2021
Il Sindaco Tiramani riferisce che «Ieri sera, dopo le 20, al Pronto Soccorso di Borgosesia un paziente, illustre esponente del mondo sportivo locale, si sarebbe trovato davanti un medico alterato: il borgosesiano riferisce di aver deciso di andarsene perché parrebbe che il medico avesse l’alito vinoso, l’eloquio impastato e le movenze instabili, tanto che il cittadino si sarebbe fortemente allarmato sulla sua affidabilità».
A seguito di questo episodio il primo cittadino ha chiesto spiegazioni all’Asl che ha riferito che il dottore in questione non fosse dipendente dell’Asl ma di una cooperativa esterna
Le parole di Paolo Tiramani sono durissime: «Speravo che si fosse compreso che è tempo di gestire la sanità in modo serio e attento ed invece mi trovo a dover sentire una storia come questa . Chiedo al direttore generale dell’Asl Angelo Penna, e alla dirigente del Pronto Soccorso Roberta Petrino: è così che pensate di gestire il pronto soccorso del secondo ospedale della provincia? È così che pensate di garantire la salute dei nostri cittadini? Vi rendete conto che si è messa a rischio la vita di persone che cercavano aiuto in ospedale per stare meglio…e che hanno corso il rischio di finire in mani non sicure? Ditemi, Penna e Petrino, come è possibile che un territorio che ha sostenuto in tutti i modi l’ospedale, donando strumentazioni, mettendo a disposizione alloggi per i medici, offrendo tutto il supporto possibile, sia ripagato in questo modo?! È una vergogna ed un intollerabile spregio, di cui dovrete rispondere».
COPYRIGHT DP
Il Sindaco Tiramani riferisce che «Ieri sera, dopo le 20, al Pronto Soccorso di Borgosesia un paziente, illustre esponente del mondo sportivo locale, si sarebbe trovato davanti un medico alterato: il borgosesiano riferisce di aver deciso di andarsene perché parrebbe che il medico avesse l’alito vinoso, l’eloquio impastato e le movenze instabili, tanto che il cittadino si sarebbe fortemente allarmato sulla sua affidabilità».
A seguito di questo episodio il primo cittadino ha chiesto spiegazioni all’Asl che ha riferito che il dottore in questione non fosse dipendente dell’Asl ma di una cooperativa esterna
Le parole di Paolo Tiramani sono durissime: «Speravo che si fosse compreso che è tempo di gestire la sanità in modo serio e attento ed invece mi trovo a dover sentire una storia come questa . Chiedo al direttore generale dell’Asl Angelo Penna, e alla dirigente del Pronto Soccorso Roberta Petrino: è così che pensate di gestire il pronto soccorso del secondo ospedale della provincia? È così che pensate di garantire la salute dei nostri cittadini? Vi rendete conto che si è messa a rischio la vita di persone che cercavano aiuto in ospedale per stare meglio…e che hanno corso il rischio di finire in mani non sicure? Ditemi, Penna e Petrino, come è possibile che un territorio che ha sostenuto in tutti i modi l’ospedale, donando strumentazioni, mettendo a disposizione alloggi per i medici, offrendo tutto il supporto possibile, sia ripagato in questo modo?! È una vergogna ed un intollerabile spregio, di cui dovrete rispondere».
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