Nomina del conservatore, bando per la creazione del logo e apertura straordinaria del 3 giugno.

Il Museo di Archeologia e Paleontologia Carlo Conti festeggia un nuovo traguardo: la nomina di conservatore conferita al dott. Gabriele L. F. Berruti. Dopo il conseguimento del diploma, il dott. Berruti ha indirizzato i suoi studi verso discipline umanistiche, ottenendo nel 2006 la laurea in Storia medievale con una tesi in archeologia medievale, conseguita presso l’Università degli studi di Torino. Nello stesso anno approfondisce le sue conoscenze in ambito archeologico, acquisendo il titolo europeo di operatore per il recupero e restauro di centri storici con l’indirizzo in “Archeologia Preistorica” ed inizia un Master universitario in Quaternario e Preistoria, presso l’Università degli studi di Ferrara. Nel 2009, conseguito il master, inizia numerose collaborazioni con la medesima Università, tra le quali spicca la ripresa degli scavi presso la grotta della Ciota Ciara (Monte Fenera, Borgosesia).
«Sono molto contento di essere stato scelto come curatore del Museo Carlo Conti, per me quasi una seconda casa. Pochi lo sanno, ma la riapertura degli scavi archeologici nella grotta della Ciota Ciara è legata indissolubilmente al museo e ai volontari che da anni ruotano attorno a questa struttura. Tutto parte dal 2008, quando con il mio collega Stefano Viola (allora eravamo entrami laureandi dell’Università di Ferrara), mi ero recato in museo per visionare alcuni materiali litici provenienti dalle grotte del Monte Fenera e in quell’occasione, parlando con i volontari presenti in museo, ci è venuta l’idea di ricominciare le ricerche archeologiche nell’area delle grotte».
Da quel momento iniziano per il dott. Berruti una serie di collaborazioni con importanti centri di ricerca e università italiane ed estere: nel 2010 viene nominato cultore della materia in tecnologia litica presso l'Università di Ferrara; nel 2014 viene assunto presso il dipartimento di geologia dell’Universidade de Trás-os-Montes e Alto Douro (PT) nell’ambito del programma di dottorato IDQP (International Doctorate in Quaternary and Prehistory), conseguito nel 2017. I risultati dei sui studi sono pubblicati in più di 30 articoli apparsi su riviste scientifiche internazionali e nazionali: «nonostante gli impegni lavorativi e le collaborazioni, non ho mai mancato la conferenza di presentazione dei nuovi dati provenienti dagli scavi condotti sul Monte Fenera, che si tiene annualmente in museo. È stata per me un’occasione irrinunciabile, durante la quale ho avuto l’occasione di divulgare i risultati delle nostre ricerche, conoscere quelli ottenuti dagli altri studiosi e rivedere vecchi e nuovi amici».
Il compito che aspetta il dott. Berruti, tra i fondatori nel 2012 dell'associazione culturale “3P - Progetto Preistoria Piemonte” – associazione che si occupa di ricerca e divulgazione archeologica – non è tra i più semplici: «Il museo di Borgosesia conserva delle collezioni importantissime, non solo per la preistoria piemontese (le grotte del Monte Fenera rappresentano l’unico caso di giacimenti paleolitici indagati scientificamente di tutto il Piemonte), ma anche per la storia più recente della nostra Regione». Al Carlo Conti sono infatti conservati reperti che spaziano dalla protostoria all’età medievale, frutto di numerose ricerche. Su tutti si ricorda che la grotta della Ciota Ciara, la cavità all'interno della quale sono stati rinvenuti la maggior parte dei reperti paleolitici, è anche un interessante sito per la storia tardo-romana della zona. Ad oggi, la maggior parte di questi reperti archeologici assieme ad importanti collezioni paleontologiche risultano conservati presso i magazzini del museo. «Mi piacerebbe rendere questi importanti reperti il più possibile fruibili sia dal pubblico, sia dai ricercatori, ponendo particolare attenzione alla loro conservazione», continua Berruti, che auspica di poter organizzare esposizioni tematiche, promuovere nuovi studi scientifici e, ove necessari, interventi di restauro: «si tratta di iniziative che andranno concordate con la Soprintendenza e con Viviana Gili, la nuova direttrice del museo. Ma sono molto fiducioso in quanto, sotto la sua guida, nell’ultimo anno il museo ha cambiato pelle ed è diventato una fucina di nuovi eventi ed iniziative».
In quest'ottica e nei piani di rinnovamento, non solo formale, del museo si inserisce il bando di concorso “MUSEO: OPERAZIONE LOGO”, indetto per gli studenti delle classi III, IV e V dei Licei Artistici, con scadenza venerdì 8 giugno p.v.: «il museo Carlo Conti è sprovvisto di un logo, importante segno grafico di riconoscimento per ogni istituzione. L'idea è quella di coinvolgere le nuove generazioni nella sua progettazione, per dimostrare come un museo sia patrimonio condiviso, un organismo vitale e in continua evoluzione. Prendersi cura della valorizzazione e conservazione delle collezioni significa anche instaurare un dialogo virtuoso con i fruitori che devono percepire i documenti materiali del passato come parte integrante della propria storia e formazione. Il museo deve essere luogo di accoglienza, ricerca e innovazione» informa la dott.ssa Gili.
Il logo dovrà essere totalmente inedito e immediatamente riconoscibile; verrà utilizzato come marchio esclusivo del Museo di Archeologia e Paleontologia Carlo Conti e potrà essere realizzato da singoli o in coppia. Gli studenti interessati sono invitati a leggere l'intero testo del bando e a scaricare la domanda di partecipazione, pubblicati nella sezione News del sito del Comune di Borgosesia. Gli elaborati, eseguiti in formato jpg e/o vettoriale, dovranno essere stampati secondo le linee guida e consegnati o spediti presso l'Ufficio Protocollo del Comune entro le ore 12:00 di venerdì 8 giugno. Il progetto vincente sarà premiato con una borsa di studio per un corso di quindici ore sull'utilizzo della Suite Adobe. Saranno inoltre premiate anche la classe di appartenenza e l'intero Istituto, grazie ad un contributo di Reale Mutua Assicurazioni.
Il prossimo appuntamento in programma è l'apertura straordinaria di domenica 3 giugno 2018.
Carlo Conti aderisce infatti alla Seconda Giornata Nazione dei Piccoli Musei, indetta dall'Associazione Piccoli Musei (APM). Sarà possibile visitare le collezioni dalle 11:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00, accompagnati dal dott. Gabriele Berruti, dalla dott.ssa Viviana Gili e dal gruppo di volontari Amici del Museo. In accodo con lo spirito della giornata, ad ogni visitatore verrà fornito un piccolo omaggio per ringraziare tutti colore che sostengono questa realtà.
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