Alberto Cirio presidente della Regione Piemonte, ha presentato l’aggiornamento della campagna vaccinale dopo il via libera decretato da Ema e Aifa a riprendere la somministrazione di AstraZeneca,
In Piemonte sono quindi riprese le convocazioni ed è stato richiamato chi era in attesa di questo vaccino
Attualmente sono in giacenza 104.000 dosi di AstraZeneca, 28.000 di Pzifer e 16.500 di Moderna.
Le prossime consegne saranno: per AstraZeneca 9.200 il 20 marzo, 9.500 il 22-27 marzo, 88.000 tra 29 marzo e 3 aprile; per Moderna 27.200 dosi il 20 marzo e 39.600 tra il 29 marzo e il 3 aprile; per Pfizer 84.240 dosi il 23 marzo, 85.410 il 29 marzo, 126.360il 5 aprile.
Sono 136 i centri vaccinali pubblici già attivi, ai quali se ne aggiungeranno 24 in strutture sanitarie private convenzionate o autorizzate e quelle al momento utilizzate da Carabinieri ed Esercito.
Per fine marzo si prevedono 20.000 vaccinazioni al giorno, di cui 3500 nei centri privati che hanno aderito attualmente.
Il Presidente ha poi comunicato che per gli over 80 ci sarà l’ invio entro lunedì 22 marzo del messaggio di convocazione con giorno, ora e luogo del vaccino e somministrazione a tutti della prima dose entro il 15 aprile (ad eccezione dei cittadini non trasportabili che vengono contattati direttamente dalle singole Asl).
Il 26 marzo si partirà con la prima dose per le persone estremamente vulnerabili e i disabili gravi (le somministrazioni sono invece già iniziate per coloro che sono ricoverati o in cura ospedaliera , ai loro conviventi e caregiver
Il 29 marzo inizio della somministrazione della prima dose alle persone tra 70 e 79 anni presso il proprio medico di famiglia, gli ambulatori di medicina di gruppo o i centri vaccinali delle Asl.
Entro il 15 aprile è previsto il completamento della somministrazione della prima dose al personale scolastico, universitario e della formazione professionale.
È stata anche lanciata la campagna “Il Piemonte ha bisogno di te”, rivolta a medici, pediatri, odontoiatri, infermieri, assistenti sanitari in pensione disponibili come volontari a supportare la campagna di vaccinazione e in generale il sistema sanitario pubblico piemontese.
Lo stesso appello riguarda i centri medici, le strutture sanitarie private e le Rsa disponibili a ospitare nei propri locali un centro vaccinale.
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