Operazione di recupero ad Arona
Novara 25 Febbraio 2021
Il personale specializzato di FIPSAS Novara ha svolto un intervento complesso per salvaguardare l’ittiofauna presente nel torrente Vevera nel tratto che attraversa la zona urbana del comune di Arona, risalendo dalla foce sino al confine della zona edificata
L’intervento “di salvataggio” ha visto il recupero di oltre 500 esemplari prevalentemente salmonidi e ciprinidi: di cui 150 trote, alcune anche di dimensioni ragguardevoli, 300 vaironi 100 gobioni e anche 10 bottatrici per un peso complessivo di circa 35 kg.
Gian Luca Panunzi, presidente Fipsas provinciale Novara ha dichiarato: “La presenza di fauna ittica nel tratto urbano del torrente dove abbiamo effettuato i prelievi è comunque ancora significativa, ma francamente ci aspettavamo un quantitativo maggiore, rispetto ad un altro nostro intervento di recupero dello scorso mese di luglio. E’ probabile che le piene dello scorso autunno, con notevoli e intensi flussi d’acqua, abbiano alterato i fondali del letto del torrente, che in aggiunta alla presenza massiccia di sponde artificiali modificano l’habitat ottimale per la vita dei pesci e per la loro riproduzione. Purtroppo rileviamo che ad Arona i vari interventi edili di rafforzamento delle sponde e degli argini avvengono ancora con cemento, muraglioni e pietre, in netto contrasto con gli obiettivi della comunità europea e con le linee guida dei vari tavoli di coordinamento dei contratti di fiume, che prevedono una forte rinaturalizzazione dei corpi idrici e delle loro sponde.
COPYRIGHT DP
Il personale specializzato di FIPSAS Novara ha svolto un intervento complesso per salvaguardare l’ittiofauna presente nel torrente Vevera nel tratto che attraversa la zona urbana del comune di Arona, risalendo dalla foce sino al confine della zona edificata
L’intervento “di salvataggio” ha visto il recupero di oltre 500 esemplari prevalentemente salmonidi e ciprinidi: di cui 150 trote, alcune anche di dimensioni ragguardevoli, 300 vaironi 100 gobioni e anche 10 bottatrici per un peso complessivo di circa 35 kg.
Gian Luca Panunzi, presidente Fipsas provinciale Novara ha dichiarato: “La presenza di fauna ittica nel tratto urbano del torrente dove abbiamo effettuato i prelievi è comunque ancora significativa, ma francamente ci aspettavamo un quantitativo maggiore, rispetto ad un altro nostro intervento di recupero dello scorso mese di luglio. E’ probabile che le piene dello scorso autunno, con notevoli e intensi flussi d’acqua, abbiano alterato i fondali del letto del torrente, che in aggiunta alla presenza massiccia di sponde artificiali modificano l’habitat ottimale per la vita dei pesci e per la loro riproduzione. Purtroppo rileviamo che ad Arona i vari interventi edili di rafforzamento delle sponde e degli argini avvengono ancora con cemento, muraglioni e pietre, in netto contrasto con gli obiettivi della comunità europea e con le linee guida dei vari tavoli di coordinamento dei contratti di fiume, che prevedono una forte rinaturalizzazione dei corpi idrici e delle loro sponde.
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