Novara 4 Novembre 2021
Nel quartiere Sacro Cuore esiste un’area industriale dismessa messa a disposizione dagli eredi della azienda Paolo Astori e della famiglia Campagnoli che hanno concesso per 30 anni la ex fabbrica alla associazione FARE ( Formazione, Appartenenza, Responsabilità, Esperienza) , nelle province di Novara, Verbania, Varese e Vercelli.
L’obiettivo del progetto è quello di dare opportunità concrete per l’inclusione lavorativa a disabili e persone in difficoltà, per ridurre il disagio sociale dei giovani in attesa di lavoro e per offrire opportunità di stage e tirocinio a studenti delle scuole superiori.
I lavori strutturali partiranno a inizio 2022
Marina Grassani assessore al Welfare commenta : “La ex azienda è stata pensata e suddivisa in tre zone, ognuna con un diverso obiettivo e distinta dalle altre, ma interconnesse: la prima vede la realizzazione di uno spazio laboratorio-produttivo per l’inserimento lavorativo di persone con disabilità e svantaggio sociale; la seconda punterà a creare stage formativi con macchinari di ultima generazione per la preparazione al mondo del lavoro, mentre la terza sarà luogo di aggregazione e di studio per gli studenti delle scuole superiori e dei centri formativi della città.”
COPYRIGHT DP
Nel quartiere Sacro Cuore esiste un’area industriale dismessa messa a disposizione dagli eredi della azienda Paolo Astori e della famiglia Campagnoli che hanno concesso per 30 anni la ex fabbrica alla associazione FARE ( Formazione, Appartenenza, Responsabilità, Esperienza) , nelle province di Novara, Verbania, Varese e Vercelli.
L’obiettivo del progetto è quello di dare opportunità concrete per l’inclusione lavorativa a disabili e persone in difficoltà, per ridurre il disagio sociale dei giovani in attesa di lavoro e per offrire opportunità di stage e tirocinio a studenti delle scuole superiori.
I lavori strutturali partiranno a inizio 2022
Marina Grassani assessore al Welfare commenta : “La ex azienda è stata pensata e suddivisa in tre zone, ognuna con un diverso obiettivo e distinta dalle altre, ma interconnesse: la prima vede la realizzazione di uno spazio laboratorio-produttivo per l’inserimento lavorativo di persone con disabilità e svantaggio sociale; la seconda punterà a creare stage formativi con macchinari di ultima generazione per la preparazione al mondo del lavoro, mentre la terza sarà luogo di aggregazione e di studio per gli studenti delle scuole superiori e dei centri formativi della città.”
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