Novara 30 Dicembre 2021
Si tratta di uno strumento che, indossato, darà la piena percezione visiva degli effetti dell'alcol.
Ecco come la spiega l'assessore al welfare Marina Grassani.
"L'idea parte da prima del lockdown. Il tema dell'alcol nei giovani è sempre più presente e abbiamo così pensato a un progetto nato dall'esigenza di contrastare il fenomeno dell'abuso delle sostanze alcoliche tra le giovani generazioni attraverso una serie di azioni informative e comunicative che pongano al centro una modalità di intervento globale, un modello che il comune di Arona intende adottare per far fronte al fenomeno. Il modello Arona No Alcol è articolato e mette assieme sia il terzo settore che la polizia locale ma anche genitori, scuole, esercenti e alcuni soggetti esterni".
Nella prima fase che partirà con incontri a febbraio e poi a marzo gli operatori porteranno negli istituti scolastici del territorio, alle Marcelline, Fermi e Enaip, il progetto di prevenzione contro l'abuso di alcol. Nella seconda fase l'equipe svolgerà attività informative e preventive su strada, nei luoghi del divertimento e della movida offrendo la possibilità di fare alcol test gratuiti ma anche con l'uso di occhiali speciali. "Al gazebo che metteremo in centro - prosegue Grassani - ci saranno altri giovani, formati, che proporranno a loro coetanei il test degli occhiali anti alcol. Si tratta di strumenti che, indossati, daranno la piena percezione visiva degli effetti dell'alcol. In modo da far rendere conto ai ragazzi cosa succede ad esempio ai riflessi se ci si mette al volante dopo aver bevuto. Preciso che non vogliamo demonizzare l'alcol e per questo coinvolgeremo anche i gestori di locali: vogliamo insegnare ai ragazzi a bere con consapevolezza. Oltre agli incontri e ai test pratici verrà anche distribuito materiale informativo. Ringrazio Avis e Lions che ci hanno supportato fino a qui".
COPYRIGHT DP
Si tratta di uno strumento che, indossato, darà la piena percezione visiva degli effetti dell'alcol.
Ecco come la spiega l'assessore al welfare Marina Grassani.
"L'idea parte da prima del lockdown. Il tema dell'alcol nei giovani è sempre più presente e abbiamo così pensato a un progetto nato dall'esigenza di contrastare il fenomeno dell'abuso delle sostanze alcoliche tra le giovani generazioni attraverso una serie di azioni informative e comunicative che pongano al centro una modalità di intervento globale, un modello che il comune di Arona intende adottare per far fronte al fenomeno. Il modello Arona No Alcol è articolato e mette assieme sia il terzo settore che la polizia locale ma anche genitori, scuole, esercenti e alcuni soggetti esterni".
Nella prima fase che partirà con incontri a febbraio e poi a marzo gli operatori porteranno negli istituti scolastici del territorio, alle Marcelline, Fermi e Enaip, il progetto di prevenzione contro l'abuso di alcol. Nella seconda fase l'equipe svolgerà attività informative e preventive su strada, nei luoghi del divertimento e della movida offrendo la possibilità di fare alcol test gratuiti ma anche con l'uso di occhiali speciali. "Al gazebo che metteremo in centro - prosegue Grassani - ci saranno altri giovani, formati, che proporranno a loro coetanei il test degli occhiali anti alcol. Si tratta di strumenti che, indossati, daranno la piena percezione visiva degli effetti dell'alcol. In modo da far rendere conto ai ragazzi cosa succede ad esempio ai riflessi se ci si mette al volante dopo aver bevuto. Preciso che non vogliamo demonizzare l'alcol e per questo coinvolgeremo anche i gestori di locali: vogliamo insegnare ai ragazzi a bere con consapevolezza. Oltre agli incontri e ai test pratici verrà anche distribuito materiale informativo. Ringrazio Avis e Lions che ci hanno supportato fino a qui".
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