Non sempre e non ovunque

Novara 21 Marzo 2022
In linea generale, non è vietato portare con sé il proprio cane quando si entra in un luogo aperto al pubblico ma il gestore del negozio ha la facoltà di stabilire condizioni per l’ingresso, tra cui anche quella di non introdurre animali.
In questi casi, dovrebbe essere esposto un cartello all’ingresso, in posizione ben visibile, per avvertire del divieto la clientela ed evitare spiacevoli discussioni.
Quando si tratta di un negozio o di un supermercato in cui si vendono alimenti, si crea il problema di garantire la sicurezza degli alimenti stessi.
Quindi, in questi casi la decisione del gestore, rispetto all’accesso degli animali, deve essere valutata anche tenendo conto della potenziale contaminazione degli alimenti esposti.
L’accesso degli animali può però essere vietato da un operatore del settore alimentare “solo qualora non possa gestire in altro modo il rischio di contaminazione”.
Pertanto, se è possibile adottare tutti gli accorgimenti opportuni” per evitare che gli animali entrino in contatto con gli alimenti, si può consentire l’accesso con animali da compagnia.
Per accorgimenti opportuni si intende , ad esempio, l’utilizzo di scaffalature alte o imponendo di sistemare gli animali in appositi carrelli per la spesa, per evitare che possano raggiungere gli alimenti esposti.
Sono esclusi da ogni divieto di accesso i cani guida dei non vedenti e quelli delle forze dell’ordine.
Ovviamente , non bisogna dimenticare che il proprietario o il detentore dell’animale ha sempre l’obbligo di evitare che questo crei danni o arrechi disagio a terzi.
Deve tenerlo assicurato al guinzaglio e, se necessario, anche munirlo di museruola.
Deve, inoltre, impedire che il suo animale sporchi e, in caso, deve pulire il luogo imbrattato.
DP
In linea generale, non è vietato portare con sé il proprio cane quando si entra in un luogo aperto al pubblico ma il gestore del negozio ha la facoltà di stabilire condizioni per l’ingresso, tra cui anche quella di non introdurre animali.
In questi casi, dovrebbe essere esposto un cartello all’ingresso, in posizione ben visibile, per avvertire del divieto la clientela ed evitare spiacevoli discussioni.
Quando si tratta di un negozio o di un supermercato in cui si vendono alimenti, si crea il problema di garantire la sicurezza degli alimenti stessi.
Quindi, in questi casi la decisione del gestore, rispetto all’accesso degli animali, deve essere valutata anche tenendo conto della potenziale contaminazione degli alimenti esposti.
L’accesso degli animali può però essere vietato da un operatore del settore alimentare “solo qualora non possa gestire in altro modo il rischio di contaminazione”.
Pertanto, se è possibile adottare tutti gli accorgimenti opportuni” per evitare che gli animali entrino in contatto con gli alimenti, si può consentire l’accesso con animali da compagnia.
Per accorgimenti opportuni si intende , ad esempio, l’utilizzo di scaffalature alte o imponendo di sistemare gli animali in appositi carrelli per la spesa, per evitare che possano raggiungere gli alimenti esposti.
Sono esclusi da ogni divieto di accesso i cani guida dei non vedenti e quelli delle forze dell’ordine.
Ovviamente , non bisogna dimenticare che il proprietario o il detentore dell’animale ha sempre l’obbligo di evitare che questo crei danni o arrechi disagio a terzi.
Deve tenerlo assicurato al guinzaglio e, se necessario, anche munirlo di museruola.
Deve, inoltre, impedire che il suo animale sporchi e, in caso, deve pulire il luogo imbrattato.
DP