Cos è e come prevenirla
La pressione arteriosa è determinata:
· dalle contrazioni del cuore (e quindi dalla sua capacità contrattile)
· dalla frequenza delle contrazioni (frequenza cardiaca)
· dal volume del sangue (quindi dalla sua quantità o gittata)
· dal diametro dei vasi sanguigni (quindi dalla loro salute, pervietà e tonicità)
· dalla elasticità (compliance) della grandi arterie e arteriole che veicolano il sangue.
La pressione non può essere né troppo bassa (non consentirebbe al sangue di circolare e raggiungere tutti i tessuti), né troppo alta perché provoca danni a livello di alcuni organi, oltre che danneggiare le pareti dei vasi.
Quando si misura la pressione, nel gatto come nell’uomo, si valutano due valori: la massima e la minima pressione arteriosa. Definiamo i valori normali:
la massima (pressione sistolica ) non deve essere superiore ai 160 mm Hg, valore oltre al quale è indicato mettere il paziente sotto terapia.
La minima ( pressione diastolica) non deve superare, né essere inferiore ai 70/80 mm Hg.
Le cause dell’ipertensione sono quasi sempre associate a patologie che la provocano.
La causa principale di ipertensione nel gatto è l’insufficienza renale cronica, molto comune, soprattutto nell’anziano.
Un terzo dei gatti affetti da malattia renale cronica soffrono di ipertensione.
Altre cause possono essere:
· ipertiroidismo felino (dal 15 al 20% de gatti ipertiroidei soffre di ipertensione)
· diabete mellito (meno frequentemente)
· obesità
· altre malattie metaboliche.
Sintomi di ipertensione nel gatto
Uno dei problemi più importanti dell’ipertensione è rappresentato dal fatto che, quando è diventata sintomatica, significa che si sono già creati danni irreversibili.
La pressione alta, infatti è totalmente silente per lunghissimo tempo, perché l’organismo cerca di compensarne i danni, fino a un punto tale per cui, alcune parti non resistono più e scoppiano, esattamente come una valvola in un tubo che, se sottoposto a pressione esagerata, si rompe e fa uscire il suo contenuto.
Nel caso del circolo sanguigno, sono le valvole dei vasi che si rompono, provocando emorragie.
È per questo motivo che l’ipertensione è chiamata il killer silenzioso.
Sono 4 gli organi bersaglio che vengono colpiti maggiormente dalla pressione alta:
· occhi
· sistema nervoso centrale
· rene
· cuore.
I sintomi dell’ipertensione sono quindi legati ai danni provocati dall’emorragia avvenuta a quel livello, oppure ad aggravamento della sintomatologia legata alla malattia scatenante.
Se colpisce i reni i sintomi possono essere:
· urina e sete aumentata (poliuria e polidipsia)
· perdita di peso
· inappetenza
·
soprattutto se concomitanti a Insufficienza Renale Cronica (IRC) che tenderà ad aggravarsi più velocemente.
Se colpisce l’occhio
· ipovisione
· cecità (per emorragie a livello della micro-circolazione dell’occhio)
questa si manifesta con:
· incapacità di girare per casa come faceva prima
· il gatto si muove meno
· è diventato più timoroso
· sbatte contro le cose
· si muove andando rasente ai muri.
Se colpisce il sistema nervoso centrale
· atassia (incoordinazione nei movimenti)
· alterazioni del comportamento
· crisi convulsive
I danni cardiaci sono legati a ipertrofia del ventricolo sinistro che si ispessisce.
Nelle situazioni più gravi può portare a insufficienza cardiaca. I sintomi di questa condizione sono tra gli altri
· difficoltà respiratoria
· letargia
La più frequente situazione che indica la presenza di ipertensione è la cecità improvvisa.
Ma quando si manifesta, non si può più tornare indietro ed è per questo motivo che è necessario cercare di prevenire tale condizione.
Come diagnosticare l’ipertensione nel gatto
Considerando l’incidenza del problema nei gatti anziani, la Società Internazionale di Medicina Felina, consiglia di controllare la pressione sanguigna del gatto almeno 1 volta all’anno nei soggetti dai 7 anni in su.
Almeno 2 volte all’anno nei soggetti sopra i 15 anni di età.
Il controllo della pressione arteriosa è un esame molto semplice, per nulla invasivo, veloce e ben tollerato nel gatto.
La sua misurazione consente di porre in evidenza livelli leggermente superiori alla norma, quando ancora nessun sintomo esterno è presente.
In caso si ravvisi la presenza di una aumento dei valori, si possono fare approfondimenti diagnostici quali un’ecocardiografia e/o ulteriori esami per comprendere se sia associata a malattia metabolica oppure sia primaria.
Nel caso, invece, sia presente una malattia metabolica già nota, sarà essenziale porre attenzione al controllo della pressione arteriosa più di frequente.
La pressione alta nel gatto è molto simile a quella dell’uomo, ma nell’uomo è la patologia cardiovascolare la conseguenza più frequente, mentre nel gatto è la patologia oculare con cecità.
Ma una cosa accomuna entrambi, la prevenzione.
Per aver un gatto sano e libero dall’ipertensione è fondamentale seguire questi 4 consigli:
1. attività fisica: un gatto deve sempre potersi muovere
Rispettare il suo istinto predatorio lo manterrà in forma e stimolato alla caccia, libero da stress
2. alimentazione corretta: i gatti sono carnivori stretti. Abituarli ad una alimentazione coerente con la loro natura li manterrà più sani e liberi da patologie, anche metaboliche come l’ipertiroidismo
3. peso adeguato: un gatto obeso sarà meno predisposto a muoversi e più propenso ad avere pressione alta
4. controlli regolari: una visita una volta all’anno in cui si monitora la pressione arteriosa, sarà in grado di fornire informazioni utili sulla sua salute.
Fonte: Clinica veterinaria sant’Anna
Copyright DP