Ma per il futuro ci sono dubbi
Il rapporto di Legambiente sulla qualità delle acque e sull'ospitalità turistica vede 4 Vele andate al lago d'Orta e 3 al Basso Verbano.
Legambiente e il Touring club italiano, hanno presentato “Il mare più bello 2021”, la guida annuale che identifica i comprensori più belli e sostenibili della Penisola.
Nella sezione della guida dedicata ai laghi sono le località del Trentino Alto-Adige a farla da padrone, con ben tre laghi su sei a 5 Vele. Il massimo dei voti è stato riconosciuto anche al lago dell’Accesa in Toscana, a quello di Avigliana Grande in Piemonte, al lago di Mis in Veneto e alla riva occidentale del lago di Garda.
Le classifiche vengono realizzate considerando 16 indicatori per le località di lago basati su dati come la qualità delle acque, la raccolta differenziata, la gestione del verde e la presenza di parchi naturali, integrate con valutazioni qualitative provenienti dai circoli locali di Legambiente.
I comprensori delle provincie di Novara e Vco sono suddivisi in Basso Verbano (che comprende la zona da Castelletto Ticino a Belgirate), Medio Alto Verbano (da Stresa a Cannobio) e Cusio (lago d’Orta)..
Il circolo locale di Legambiente di Arona, Gli Amici del lago, ha commentato :"Quest’anno i due distretti lacustri del Medio-alto Verbano - hanno confermato l’ottima posizione con 4 Vele su cinque disponibili. In funzione del ruolo sempre più importante che la sostenibilità ambientale sta assumendo nel Cusio, nell’ambito del contratto di lago, il prestigioso obiettivo delle 5 Vele per il lago d’Orta inizia a diventare una possibilità molto concreta già dal prossimo anno. Purtroppo la situazione del comprensorio del Basso Verbano è più complessa e inizia a diventare critica. Per quest’anno sono state confermate le 3 Vele grazie all’ottimo risultato della raccolta differenziata dei rifiuti e alla presenza di due aree naturali di interesse europeo della rete Natura 2000. (il parco dei canneti e il parco dei Lagoni). Per gli anni futuri sono pessimista sulla possibilità per il basso Verbano di riuscire a mantenere l’attuale classificazione. Le conseguenze di alcune politiche di turismo mordi e fuggi, finalizzate a richiamare un elevato volume di turisti giornalieri, scardina le relazioni e gli equilibri tra la comunità ospitante e la comunità ospitata. Questa situazione che porta ad una eccessiva pressione antropica sull’ambiente, compromette non solo la qualità della vita dei cittadini residenti e i vari parametri di impatto ambientale, ma soprattutto comporta una minore capacità di attrazione per un target di turisti stanziali, che intendono trascorrere alcuni giorni nella pace e nel relax dei territori lacustri. Una tendenza locale che si aggrava di anno in anno e si pone in direzione opposta all’evoluzione della domanda sempre più crescente di un turismo sostenibile, che vede nelle risorse naturali e culturali i principali asset di richiamo dei vari territori".
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