Il Novara vince allo stadio “Zini” con il minimo sforzo, sfoderando una prestazione attenta e dimostrandosi, questa volta, particolarmente cinico nello sfruttare una delle poche occasioni degne di nota del primo tempo, con un altro “eurogol” che fa da eco a quello di Dickmann dello scorso turno. Questa volta, però, il protagonista della bellissima rete, valsa alla fine i tre punti, è stato Simone Corazza, chiamato in causa da mister Toscano (non presente in panchina perché squalificato) a sostituire l’indisponibile Pablo Gonzalez. Dopo un attimo di esitazione, per il dubbio se la palla avesse o meno superato la linea di porta, il forte attaccante azzurro in prestito dalla Sampdoria, giunto alla sua settima marcatura stagionale, ha scelto il modo più bello per festeggiare: correre verso la panchina e cercare l’abbraccio di tutti i suoi compagni, anche quelli presenti in panchina, oltre che di tutto lo staff tecnico. Un aspetto che la dice lunga sulla coesione di questo gruppo.
L’approccio alla gara dei grigiorossi è stato molto convincente ed Evacuo e compagni hanno dovuto, necessariamente, rafforzare la difesa e affidarsi a un gioco di rimessa. I ritmi della squadra di mister Giampaolo, tuttavia, non sarebbero potuti restare così alti per tutta la partita e dopo i primi venti minuti dove la Cremonese si è resa più pericolosa e con un maggior possesso palla, gli azzurri hanno cominciato a reagire pur arginando a fatica le incursioni sulla fascia sinistra, dove a centrocampo Palermo e Jadid davano del filo da torcere ai nostri difensori. Ne è scaturita una prima frazione di gioco molto movimentata, con rapidi capovolgimenti di fronte ma, obiettivamente, poche emozioni nelle conclusioni finali.
Tutto fino al 36’, quando su contropiede Dickmann impostava una bella azione e la palla giungeva sui piedi di Corazza, bravo a colpirla al volo e a trovare una conclusione “morbida” che una volta colpita la traversa ricadeva oltre la linea di porta. Un gol spettacolare che permetteva al Novara di arrivare all’intervallo in vantaggio e, questo, nonostante i grigiorossi fossero parsi più spavaldi degli azzurri nei minuti iniziali. Nella ripresa il ritmo dei “pigiamati” è sceso, ma non la loro pericolosità in attacco a testimonianza dei giocatori di valore del loro reparto avanzato. Un’azione molto bella per entrambe le parti ha reso vivo un secondo tempo meno incisivo, ma giocato dagli azzurri (che non avevano alcun interesse nel velocizzare i ritmi di gioco) con molta più grinta.
Si torna così dallo “Zini” con l’obiettivo della vigilia centrato in pieno, tre punti preziosi per la classifica che se non sono bastati per ritrovare la vetta della classifica (dato che il Pavia è riuscito ad imporsi per 4-3 in casa del FeralpiSalò, minimizzando l’impresa di oggi del Novara a Cremona), il successo odierno resta di buon auspicio per il proseguo di campionato, in attesa di vedere cosa succederà nello scontro diretto tra le due compagini in programma tra due settimane.
Il Novara, inoltre, ritrova la conferma tra i pali di Tozzo, autore di almeno tre parate “salva risultato” e protagonista in positivo tra le fila degli azzurri.
Della nostra squadra è piaciuta la reazione a un approccio poco convincente, la necessità di adattarsi a un gioco avversario rapido e in spazi ristretti, l’abilità nel non reagire di fronte a qualche provocazione.
Vincere a Cremona non era affatto scontato ed è inutile sottolineare come la società grigiorossa ci tenesse a fare bella figura contro quella azzurra. Ad ogni modo la sconfitta per la Cremonese giunge a testa alta, visto che la partita è stata giocata a viso aperto e se ancora ci fosse bisogno di una prova, il Novara ha dimostrato di trovarsi meglio di fronte ad avversari pronti a dar battaglia in campo piuttosto che a difendersi.
Per osservare il bel gioco, invece, sembra che bisognerà attendere ancora un po’… ma come ha detto di recente anche mister Toscano nella conferenza di presentazione di questo match, in questo momento sono solo i risultati a contare per non perdere terreno dalla vetta e tentare l’allungo definitivo in primavera.
Analizzando la prova dei singoli, a centrocampo si è riconfermato su ottimi livelli Dickmann (prestazione generosa la sua) e Buzzegoli in cabina di regia, mentre in difesa Foglio ha potuto spingere meno rispetto alla partita con l’Alessandria e i tre centrali Martinelli, Gavazzi e Freddi hanno un po’ sofferto il confronto con attaccanti di valore quali Brighenti e Kirilov. Essere riusciti a non incassare nessuna rete è dunque ancor più meritevole per questa squadra, tornata alla vittoria in trasferta che mancava dal 6 dicembre scorso (16a giornata), in casa della Giana Erminio. Un ritorno al successo che segna il conseguimento di un obiettivo importante per il Novara, che ha anche dimostrato di avere tutte le carte in regola per superare ogni ostacolo, anche insidioso come la Cremonese.
Il cammino riproporrà subito un altro mach difficile per Gonzalez e compagni, quello in casa contro la Pro Patria. In ballo, in aggiunta ad altri tre punti, c’è anche la necessità di riscattarsi per l’occasione gettata al vento nella gara di andata (terminata 2-2). Vincere resta una prerogativa indispensabile per continuare a cullare il sogno di tutti i tifosi.
Copyright testo e foto Giovanni Chiorazzi